Tre punti che possono valere un campionato. L’Archi si aggiudica un altro big match, estromettendo definitivamente il Bianco dalla corsa al primo posto e rimanendo a +1 sul Città di Rosarno, rimasta adesso l’ultima antagonista tra gli uomini di Scevola e la Promozione 2018-2019.
FASE DI STUDIO – Accolti dalla coreografia dei loro tifosi, i padroni di casa provano a gestire da subito la partita, ma il 4-3-3 offensivo dei biancazzurri, anche oggi in maglia amaranto, all’inizio stenta a decollare.  Pellegrino e D’Agostino cercano di prendere le misure sulla trequarti, mentre il Bianco prova ad innescare il centravanti Strati con dei lanci in profondità . I taccuini si aprono con i tiri in rapida successione di D’Agostino e Pangallo, ma Spadola devia entrambe le conclusioni dalla distanza senza difficoltà . Complice la posta in palio altissima, gli animi cominciano a surriscaldarsi: ne fa le spese Pellegrino, primo a finire nella lista ammoniti.
VANTAGGIO BIANCO – Gli ospiti iniziano a prendere campo, con Trimboli in grande spolvero sulla fascia destra. L’insistito possesso palla degli uomini di Criaco viene però reso sterile dall’ottima disposizione in fase di non possesso della capolista. Al 28′ Pangallo prova nuovamente a far esplodere la tifoseria locale, Spadola stavolta è costretto alla gran parata. Al 32′ Gaetano Morabito perde palla sulla trequarti a causa della perfetta pressione avversaria, ma Pellegrino spreca l’occasione. L’Archi insiste, ma Spadola sfodera due interventi strepitosi su Tegano prima e Pangallo poi. Nel miglior momento dei padroni di casa, il Bianco trova il vantaggio: al 39′, Gaetano Morabito disegna una traiettoria ad effetto, che beffa Ragusa e termina in rete.
RISPOSTA ARCHI – Il vantaggio bianchese, dura solamente due minuti. Dopo l’ingresso di Antonio Caracciolo al posto di Geria ed il conseguente spostamento di Dascola in posizone di esterno alto di sinistra, al 41′ Pangallo lancia in profondità Tegano, che mette a segno il gol del pareggio. A dispetto dell’avvio poco concreto, le emozioni ora fioccano. Poco prima del riposo, Antonio Strati sfrutta la sua forza fisica per farsi spazio nell’area avversaria, ma la reattiva uscita di Ragusa ferma l’attaccante ospite.
MARCIA IN PIU’ – Al rientro in campo, i padroni di casa hanno una marcia in più. Dascola inizia il suo duello personale con Gobatto sulla fascia destra e reclama un calcio di rigore, non concesso dal signor Milone. Al 49′ Trimboli è costretto a lasciare il terreno di gioco a causa di un problema muscolare, al suo posto entra Giuseppe Romeo.  Al 57′ Alampi porta a spasso tutta la catena di destra del Bianco e arrivato sul fondo mette dentro un ottimo cross per Pellegrino che colpisce di testa, ma trova ancora una volta la risposta di Spadola. Sul calcio d’angolo che ne segue, arriva il vantaggio: D’Agostino trova la testa di Ielo , che da due passi decreta il 2 -1 Archi. Incitati dal proprio pubblico, i reggini trovano subito un altro gol. Il merito, è tutto dell’asse D’Agostino-Tegano: invito illuminante del primo, e spettacolare rasoiata al volo del secondo, che trafigge un incolpevole Spadola e trova la personale doppietta.
Da questo momento inizia la gestione degli uomini di Scevola, che mantengono il possesso palla. Al 68′ Versace si mette in mostra con un’azione personale, ma il suo tiro da posizone defilata colpisce la base del palo. Dall’altro lato, Dascola e Gobatto continuano a duellare: l’ex ReggioMediterranea va via in bello stile al terzino degli jonici, ma il tiro è ben parato dal portiere.
La partita si trascina fino al fischio finale senza più sussulti. L’Archi vince e convince, riuscendo così a mantenere il primato. Per il Bianco invece, l’obiettivo da centrare adesso si chiama terzo posto, un risultato che se raggiunto consentirebbe di giocare in casa la semifinale playoff.
Giovanni IracÃ
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