Tornare nello stadio che ti ha lanciato nel calcio professionistico fa sempre un certo effetto, specie se è lì che hai realizzato quello che è e resta il sogno di ogni bambino innamorato di questo sport: calcare un campo di Serie A. Ciccio Cosenza ce l’ha fatta con la maglia amaranto, quella stessa maglia con cui è cresciuto, facendo praticamente tutta la trafila. Primo novembre 2008, il difensore nativo di Locri esordisce in massima serie contro l’Inter, mica una squadra qualunque. Una data impossibile da dimenticare per uno come lui…
Poi arrivano le esperienze con Avellino e Ancona, prima di far rientro alla base. Sessantotto presenze totali e tre gol, realizzati tra l’altro tutti nella stessa stagione, quella dall’epilogo amarissimo per intenderci, con il sogno Serie A infrantosi al Piola di Novara. A Lecce, oggi, Ciccio Cosenza ha trovato la propria dimensione ideale, dopo la parentesi di Vercelli. Trenta gettoni collezionati nella stagione in corso e record di gol (3) eguagliato, quando all’appello mancano ancora 4 partite.
Marco Armellino, invece, la maglia amaranto l’ha incontrata strada facendo. Dopo una buona prima metà di stagione con la maglia del Sorrento in Serie C1, arriva la chiamata dell’allora presidente della Reggina, Lillo Foti. Siamo a gennaio 2012 e Armellino concluderà l’anno in riva allo Stretto con dieci presenze e due gol. Abbastanza per guadagnarsi la riconferma in Serie B. Il centrocampista napoletano trova una discreta continuità nella stagione successiva, ma lascerà Reggio e la Reggina nell’estate 2013, per farci ritorno più maturo nell’anno di Lega Pro. E’ capitano di una squadra allo sbaraglio, ma che con la forza della passione trova una salvezza miracolosa, prima dell’ecatombe estiva.
Marco ricomincia da Matera e con due annate ad alto livello diventa uno dei centrocampisti più appetiti nell’intera terza divisione italiana, tanto da attirare l’attenzione anche di squadre di Serie B. Lui però quella categoria vuole conquistarsela sul campo e così sceglie Lecce. I ragazzi di Liverani si complicano la vita nell’ultimo mese e sono oggi ostaggio di una crisi da scacciare (e al più presto). Magari dopo la gara del Granillo, una gara speciale per Cosenza ed Armellino…
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