Zero gol, zero emozioni, un punto d’oro. Reggina imbattuta in casa del Siracusa che distanzia ulteriormente Fondi, Paganese e l’incubo playout. Proteste amaranto per un rigore reclamato da Tulissi atterrato da Turati nel primo tempo, nella seconda frazione ritorna in campo Sciamanna dopo uno stop di 6 mesi: in bocca al lupo. La squadra dello Stretto, attesa dal turno di riposo, riceverà il Lecce al Granillo tra 15 giorni.
LA GARA – Quant’è brutta la Serie C. Gioco continuamente spezzettato dai fischi arbitrali, gestione della palla rivedibile con uno sviluppo spesso affidato all’arrivare per primi sulla “seconda palla”, manovra che si riduce quasi sempre a passaggi orizzontali o retropassaggi, la giocata verticale è sotto forma di lancio lungo. Difficile trovare spunti tecno-tattici perfino su un terreno sintetico come quello del De Simone che si eleva decisamente rispetto agli standard polverosi della categoria.
La Reggina è ordinata. L’esigenza è rispondere alle vittorie di Andria e Catanzaro e approfittare degli stop di Paganese e Fondi. Torna La Camera davanti alla difesa, confermati i più che positivi Mezavilla e Giuffrida ai suoi lati per comporre la mediana del consueto 3-5-2. Il Siracusa è squadra di livello, ambiziosa, che punta all’intera posta in palio ma gli amaranto non rischiano praticamente nulla. Anzi, al 16′ chiedono un rigore per un atterramento di Turati su Tulissi: l’arbitro lascia correre. C’è (grande) perplessità . Alla mezzora Mezavilla corregge un tiro di Bianchimano, palla alta d’un soffio. Prima dell’intervallo c’è spazio per un altro episodio arbitrale. Il Siracusa va in rete ma il gioco era fermo: fa gol Turati sugli sviluppo di un corner ma lo stesso centrale difensivo siciliano si era liberato fallosamente della marcatura di Bianchimano. Poco altro da annotare se non il consueto agonismo, minimo sindacale in terza serie.
Il primo cambio è del Siracusa, entra Caetano Calil al posto di Scardina: è il 62′, prima di allora taccuini intonsi. Risponde Maurizi con Provenzano per Guffrida e si è già al 70′ senza sussulti. Per la volata finale vengono richiamati Mezavilla e Tulissi, dentro Marino e Sciamanna che mette minuti nelle gambe dopo il lunghissimo stop. La prima, vera chance per i padroni di casa è sulla testa di Parisi che si inserisce con i tempi giusti ma manda alto.
Arretra la squadra dello Stretto che nei 10′ finali si arrocca a protezione del punto. La sfera la gestisce il Siracusa, ma non trova mai il ritmo. Sparacello dà respiro a Bianchimano per i 3′ di recupero. Sipario. Un punto a testa, zero emozioni: va bene così, la Reggina allunga a + 5 sulla Paganese che occupa l’ultimo posto che varrà i playout.
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