C’è una patologia, alquanto peculiare, di cui la Reggina è oggi affetta: viene comunemente chiamata “pareggite”. I sintomi con cui si manifesta sono unici nel loro genere: la squadra in questione non riesce a vincere, ma è abile nel non perdere. Gli amaranto, con il pareggio maturato al San Vito-Marulla, hanno collezionato il quarto pareggio consecutivo, il decimo stagionale. In tal senso, Castiglia e compagni sono secondi solo alla Fidelis Andria, giunti a quota 11 in 24 partite (quasi la metà !).
Alla base dei recenti risultati c’è sicuramente l’incapacità di costruire per poi finalizzare Le occasioni create nelle ultime quattro partite potrebbero tranquillamente contarsi sulle dita di una mano. E no, non è un’iperbole. Se, però, vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, la Reggina non perde dal lontano 23 dicembre, (0-3 in casa con il Rende). Da lì in poi sono giunte due vittorie e quattro pari, per l’appunto. Gli amaranto vogliono guarire, domenica con il Trapani l’occasione giusta per dimostrarlo.
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