A 72 ore dal big match della 22°esima giornata del girone Ovest fra Metextra Viola Reggio Calabria e Fcl Contract Legnano, è intervenuto ai microfoni di RNP il coach biancorosso Mattia Ferrari.
Coach, è un momento magico per la sua Legnano. Cinque vittorie e una sconfitta nelle ultime sei partite, tre delle quali giunte “on the road” in campi difficilissimi come Latina, Rieti e soprattutto Biella. Qual è il segreto di questa squadra?
“Non vi è alcun segreto. Noi siamo solo una buona squadra che quest’estate ha avuto un restyling molto importante. Abbiamo dovuto inserire ben 5 giocatori nuovi e siamo andati a scommettere su 4 ragazzi provenienti dalla serie B. Era logico che avremmo potuto incontrare nel nostro cammino qualche “momento no”, soprattutto dopo un’ottima partenza, ma per fortuna adesso ci siamo rimessi sulla retta via, macinando settimana dopo settimana un buon gioco, macchiato solo momentaneamente dalla gara persa a domicilio contro Cagliari. Lì c’è stato bisogno di una mia presa di posizione abbastanza forte verso la squadra, dove ho evidenziato loro gli errori commessi e cosa volevo non ricapitasse più. I ragazzi hanno risposto sul campo e abbiamo avuto questo sprint di 3 vittorie consecutive in 7 giorni, che hanno aggiustato in maniera importante la nostra classifica, oltre a darci una forte spinta emotiva“.
Come stanno i suoi ragazzi in vista della trasferta in riva allo Stretto? E’ finalmente tornato il sereno in infermeria?
“Quasi. Abbiamo avuto qualche infortunio pesante durante la stagione, su tutti quello di William Mosley, che coincideva col nostro peggior periodo. Ad oggi il solo Tomasini è out, per il riacutizzarsi di un fastidio muscolare che lo aveva tenuto fermo anche a inizio stagione. La sua presenza per domenica è in dubbio. Per il resto fortunatamente stiamo attraversando un buon momento fisico, fermo restando che questo è il periodo più massacrante e dove si registrano più infortuni, soprattutto in un campionato come il nostro dove si gioca praticamente sempre e le pause sono ridotte ai minimi termini.”
Domenica sarete ospiti della Viola Reggio Calabria, davanti ad una cornice di pubblico sicuramente non inferiore alle 4000 unità. Come si batte la Metextra nella sua “tana” e chi teme di più del team neroarancio?
“Vorrei partire da un presupposto. La Viola per qualità del suo roster è per me fra le migliori 4 squadre del campionato. È una squadra forte e costruita bene, avendo un nucleo italiano importante, dei giovani interessanti e due americani che conoscono molto bene il nostro campionato. Per di più a guidarli c’è un coach che fino a 4 anni e mezzo fa faceva una finale scudetto da capo allenatore, che non ha certo bisogno di presentazioni. Infine un pubblico che può essere inserito fra i migliori d’Italia. Io che riguardo le partite, noto come ovunque vada a giocare la Viola, c’è sempre una nutritissima presenza di tifosi, d’altronde, sapete meglio di me quanti sono i calabresi nel mondo… Quindi la cosa che posso temere di più domenica è la spinta della gente che verrà al PalaCalafiore, che obiettivamente come struttura è uno dei palazzetti più belli che abbiamo nel nostro Paese e per cui, quando inizia a riempirsi, può diventare un fattore.
Penso quanto sia bello, nel mio lavoro, venire a giocare in un PalaSport come quello di Reggio Calabria, aldilà di come vada poi a finire la gara.”
Fra le diverse qualità della Viola, parlava di due americani che conosce molto bene il campionato italiano. Uno fra questi, A.J. Pacher, lo ha allenato due stagione fa. Chi meglio di lei potrà presentarci l’interessante sfida che si giocherà sotto le plance con il collega Mosley?
“Bella domanda… Parliamo di due giocatori completamente diversi: Pacher è un attaccante di razza, Mosley è decisamente un difensore e, seppur non segni quanto il primo, fa altre mille piccole cose per far vincere le partite. Io sono un super tifoso di A.J (Pacher, ndr). Lo presi due anni fa dal campionato Svizzero, quando praticamente non lo conosceva ancora nessuno. Con noi fece una stagione sì difficile, ma allo stesso tempo molto importante. Io son convinto che non appena A.J. troverà la sua maturità dal punto di vista personale, (ricordiamo che è un ragazzo giovane, un professionista che ci tiene tantissimo al bene della sua squadra) col potenziale tecnico e fisico che ha lui può arrivare lontano. Un lungo così, con quelle mani, con quella mobilità e quell’atletismo non si trova facilmente in giro. A.J. ha tutto per far grandi cose. Poi bisognerà vedere se tutte queste potenzialità si incastrano bene insieme e se guidati da una presenza mentale importante. Se Pacher avesse la tranquillità con cui gioca William Mosley, che è sicuramente un atleta più anziano e dunque con maggiore esperienza in questo campionato, saremmo qui a parlare di un giocatore non lontano dal poter calcare i parquet di una squadra di Eurolega secondo me.”
Il PalaCalafiore sarà teatro della sfida che metterà di fronte la sesta miglior difesa (76 punti di media subiti a partita per i padroni di casa) contro la seconda (73,1 di media per i Knights). Si tratta due squadre che tra le caratteristiche principali hanno quella di nascondere il canestro agli avversari. Se dovessi chiederle un pronostico, cosa risponderebbe?
“Finirà 120-119 (ride, ndr). A volte quando si affrontano due squadre molto difensive arriva puntuale il festival di canestri. È logico che se io fossi uno che deve scommettere, punterei su Reggio Calabria, reduce da una vittoria dal peso specifico importante nel PalaSport di Scafati. Sommiamo tutto ciò che ho detto finora ed è logico che la Viola parta con i favori del pronostico per vincere questa partita. Basterebbe andare a vedere lo straordinario score casalingo di questa squadra per capire di che pasta è fatta.. Noi verremo comunque ovviamente a provare a dare battaglia e giocarci le nostre chances, ma, almeno sulla carta, al PalaCalafiore tutte le squadre partono sfavorite.”
Nove battaglie al termine delle regular season, dieci per Legnano visto il recupero della gara del PalaBarbuto di Napoli. Dove può arrivare la sua squadra?
“Mi piacerebbe il più lontano possibile, però bisogna anche fare i conti con quella che è la nostra piccola realtà. Dobbiamo ricordarci di essere una squadra medio giovane, con tanti ragazzi esordienti in A2 e non dobbiamo pensare a nulla che non sia un passo alla volta. Dopo il derby vinto domenica scorsa contro Treviglio ho detto ai miei ragazzi che il primo passo era stato compiuto e che quantomeno la salvezza era praticamente cosa fatta, chiudendo definitivamente ogni possibile discorso play-out. Adesso arrivati a questo punto abbiamo 10 piccole finali, dove cercheremo di dare il massimo per raggiungere il miglior piazzamento possibile per i play-off. Se poi sarà terzo, quinto o ottavo posto, non cambierà molto riguardo la bontà della nostra stagione e mi riterrei dunque soddisfatto.”
Simone Bellantone
Commenti