Doppio ex. Gianluca Savoldi, amatissimo bomber di una Reggina capace prima di tornare in A e poi di ottenere una miracolosa salvezza, è tornato ai microfoni di Touring, per l’odierna puntata di Tutti Figli di Pianca. Il chiarimento con Mimmo Praticò, l’analisi sul momento attuale, la fiducia nel futuro. Il tutto, non poteva che concludersi con un pensiero sul derby calabrese, in programma lunedì 19 febbraio. Un derby che Savoldi ha già vinto, indossando la maglia amaranto…
LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA-Sono consapevole di aver mosso critiche particolarmente dure questa estate, ma come ho già avuto modo di dire nei mesi scorsi, il mio pensiero era dettato solo ed esclusivamente dall’amore che ho verso questa maglia e dall’attaccamento verso la città . Chi mi conosce sa che quando devo esprimere un pensiero non uso filtri, né troppi giri di parole. Mi fa piacere che la società abbia capito il senso di quelle mie esternazioni, e sono veramente contento di aver chiarito con il Presidente Praticò, il quale mi ha fatto felice, regalandomi la maglia numero 9 con impresso il mio nome. Quella maglia la sento mia, è figlia di un sentimento sincero che ho verso questi colori. Durante quell’incontro, abbiamo avuto modo di approfondire l’uno il punto di vista dell’altro. E’ stato un confronto schietto, tra uomini, e per questo alcune cose che mi sono state dette preferisco tenerle per me: di sicuro, è stato utile conoscere anche il suo punto di vista…
QUALCOSA SU CUI RIFLETTERE-La Reggina ha cambiato molto, preferisco aspettare ancora un mesetto prima di esprimere un giudizio completo su questo nuovo corso, anche perché più di un giocatore deve ancora trovare la condizione. Di sicuro, c’è un problema relativo alla qualità ed al gioco. Il gruppo è in linea con gli obiettivi, questo è innegabile, ma allo stesso tempo è innegabile che raramente ha convinto sotto il profilo delle prestazioni. Anche durante la prima parte del campionato, quando la squadra si trovava nella parte alta della classifica, a fare la differenza sono stati soprattutto i miracoli di Cucchietti…
BIANCHIMANO, LA REGGINA ED IL PERUGIA…Mi sono accorto delle qualità di Bianchimano già lo scorso anno, quando segnò nella gara contro la Virtus Francavilla, poi vinta per 3-2. Ha delle doti importantissime per un attaccante, tanto è vero che l’ho inserito tra i cinque under più forti di tutta la C, compresi i gironi A e B. La cessione al Perugia può limitarne il rendimento? Spero di no, anche se personalmente sono contrario al fatto che si acquisti un giocatore per poi lasciarlo in prestito. Diciamo che dovranno essere bravi la società e lo staff tecnico, a far capire ad Andrea che per andare in B con le credenziali giuste e un biglietto da visita adeguato, dovrà continuare a fare il massimo per i colori amaranto in questi tre mesi.
STRINGERE I DENTI…Questa squadra si salverà , non ho il minimo dubbio sul raggiungimento dell’obiettivo. Certo, per la storia e la tradizione di una squadra come la Reggina, non si possono certo fare i salti di gioia di fronte ad una salvezza in serie C, quindi credo che quest’anno non ci sarà nulla da festeggiare. Allo stesso temo però, invito tutti a stringere i denti, a cercare di vedere questo periodo come un trampolino di lancio per il futuro. Ripeto, quando c’è da muovere una critica non mi sono mai tirato indietro, ma adesso voglio dare fino in fondo il mio contributo affinché l’ambiente ritrovi unità di intenti e coesione. Affinché torni l’entusiasmo, bisogna cercare di allestire una squadra che possa puntare almeno alla parte sinistra della classifica, ma sono certo che la famiglia Praticò riuscirà a gettare le basi per poter migliorare la situazione attuale.
IL DERBY-Con umiltà e senso pratico, è giusto ammettere che il Cosenza ha sicuramente qualcosa in più, e ad oggi è una squadra più forte. Lo dicono i calciatori in rosa, la classifica e la differenza dei traguardi da raggiungere a fine campionato. La Reggina però, ha il dovere di credere nell’impresa e di giocare una partita tutta cuore e determinazione. Per fare risultato al San Vito-Marulla, servono prima di tutto gli attributi, e poi la tecnica o la tattica. Un pareggio non sarebbe certo da buttare, visto il valore dell’avversario, ma bisognerà provare anche a vincere, perché il successo costituirebbe un pieno di autostima ed entusiasmo, oltre a dare una gioia a questa splendida tifoseria. I derby, si sa, restano sempre una partita da tripla…
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