Un gol subito nelle ultime quattro gare, l’organizzazione difensiva in casa Reggina adesso funziona. Con l’epurazione di gennaio, mister Maurizi ha trovato la quadratura del cerchio. Squadra più compatta, che crea di meno, ma concede anche meno. La gara con il Fondi è l’emblema delle nuove caratteristiche tattiche: squadra soporifera, non di certo spettacolare, che spesso gioca sotto ritmo, ma che fa scomparire gli avanti avversari. La media-gol fatti, però, delle ultime quattro partite supera quella delle restanti diciannove (0,75 contro 0,73 a partita).
Dopo aver superato l’esame Matera (quasi) a pieni voti, con la Virtus ci si attende qualcosina di più, soprattutto in chiave realizzativa. L’arrivo, tra lo scetticismo generale, di Manuel Ferrani si è rivelato un’intuizione del coordinatore Basile, bravo a fiutarne l’affare e collocare al centro della difesa un calciatore esperto e di carisma. Danilo Pasqualoni è rinato (il nuovo ruolo sembra calzargli a pennello), ma la vera sorpresa ha un nome ed un cognome.
Con Simone Auriletto in campo la Reggina non ha mai subito gol: ai 90′ della gara con la Paganese, si devono aggiungere i 42′ in Basilicata e altri 90′ in casa con il Fondi. L’ex capitano della Primavera del Torino sta diventando un punto fermo della difesa di mister Maurizi, perfetto per caratteristiche tecniche e fisiche. Domenica arriva la Virtus Francavilla, un’altra occasione per confermare il buon momento degli amaranto.
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