A quanti di noi, romantici del football, sarà capitato tra i banchi di scuola di rispondere “calciatore” alla specifica domanda “Cosa vuoi fare da grande?”. Tanti. E’ il sogno condiviso (e no, non stiamo mica parlando di Inception) di chi, sin da bambino, salendo i gradoni di uno stadio per la prima volta, perde il fiato dall’emozione. La visibilità che, però, le pay-tv e più in generale l’avvento di Internet, hanno conferito allo sport più popolare del mondo è la causa prima di storie come quella che stiamo per raccontarvi.
Falou Samb Ndiaye nasce a Dakar, la capitale del Senegal, che punta, da qui al 2035, ad entrare nel novero dei Paesi emergenti. Nonostante una crescita esponenziale dal punto di vista economico, la nazione dell’Africa occidentale bisogna comunque immergerla in un contesto come quello del continente di appartenenza, dove la miseria e le continue guerre civili la fanno da padrone.
Ed è proprio da questo contesto che parte un giovane senegalese, con un fagotto pieno di speranze ed il sogno di potersi confrontare, un giorno, con i grandi del calcio italiano. Falou, come molti dei suoi connazionali, inizia, in estate, a frequentare le spiagge più affollate, nel tentativo di racimolare qualche spicciolo come venditore ambulante. Il richiamo del “pallone”, però, è grande. Così, nel 2015, in una delle tante giornate passate sulla battigia del litorale sardo, Falou si prende una piccola pausa. Pallone fra i piedi e via con i palleggi.
Il caso ha voluto che, in quello stesso luogo, nello stesso momento, Giovanni Muroni, allenatore nelle categorie dilettantistiche della Sardegna, ne ammirasse quel elegante tocco di palla. Saranno stati più di trecento palleggi. Il giovane senegalese dà spettacolo, Muroni sobbalza. Da qui l’invito a far parte della propria squadra, l’Altetico Uri, il provino con la Primavera del Genoa e il gol rifilato a Mattia Perin.
Il sogno continua, Falou finisce in prestito. Dapprima a Mantova, dodici presenze ed un gol. Poi tocca all’Ancona, ad oggi la sua esperienza più gratificante, conclusasi con 21 gettoni e 3 marcature. In estate è il Ravenna a scommettere sulle sue qualità. Falou è una “forza della natura”, ma non ha un buon feeling con il gol. E’ forse questo il suo più grande limite, ma chissà, Reggio potrebbe rappresentare per lui la svolta…
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