Venezuelano d’origine, reggino d’azione. Riccardo Paciocco ha lasciato un pezzo di cuore in riva allo Stretto. Anche lui coglie l’occasione concessagli da Tutti Figli di Pianca, in onda su Radio Touring 104, per parlare dei suoi trascorsi in amaranto.
“Mi tornano in mente le parole di Bolchi. Eravamo in allenamento e si provavano i rigori. Provavo più soluzioni, anche di rabona. Sarebbe stata dura continuare a giocare a calcio dopo aver sbagliato un rigore in quel modo. La partita incriminata era contro la Triestina. Arrivai sul dischetto col sinistro vicino la palla, nessuno capì nulla. Ricordo anche felicemente la rete con il Catanzaro, una punizione lentissima e a fil di palo. Far parte dei 104 anni di storia della Reggina mi rende orgoglioso, ho ricordi fantastici dei tre anni. Reggio va oltre l’aspetto sportivo, ho lasciato tanti amici“.
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