E sono centoquattro. Quando ti ritrovi a celebrare appuntamenti di questo genere, il primo pensiero è quello di far si che le emozioni non scadano nella retorica. Non è mai facile quando si parla di sentimenti veri, autentici.
Ed allora, il primo abbraccio ideale, spezza nuovamente le sfere del tempo per correre verso quei 61 eroi, i quali 104 anni fa scrissero la prima pagina di un libro sempre aperto, di un vessillo mai ammainato. 11 gennaio 1914; da lì tutto ebbe inizio, da lì nacque un simbolo che non avrà mai fine. Lo dice la storia, lo dicono i ricordi che mai come in questi momenti ti assalgono fino a toglierti il respiro, lo dice la voglia di raccontare il presente e vivere il futuro. Lo dice un colore, l’amaranto, che già gli antichi greci associavano alla “pianta che non appassisce, che non muore mai…”.
No, i nostri colori e la nostra maglia non muoiono mai. Li abbiamo visti risplendere, entrare nella leggenda ed anche finire in un baratro. Ma non muoiono e non moriranno mai. Perché non si può fermare un ideale che ha unito e legato intere generazioni.
In questo giorno di festa, come sempre rendiamo grazie a chi, anche per un istante, ha dato il proprio contributo a scrivere questa gloriosa storia. Una storia che inizia l’11 gennaio 1914 e corre come un treno fino al Ceravolo di Catanzaro, senza distinzioni e preconcetti.
Sette lettere, un tuffo al cuore: buon compleanno REGGINA…
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