L’acquisto di Adriano Mezavilla, lo scorso agosto, era stato accolto da tifosi e addetti ai lavori come il principale colpo messo a segno da Salvatore Basile. Carattere, esperienza ed un curriculum di tutto rispetto, per un calciatore destinato a prendere per mano i tantissimi giovani della rosa amaranto, ed a fare la differenza nel ruolo di interditore.
L’avvio sembrava promettere davvero bene, con l’italo-brasiliano autore di una prestazione mostruosa nel debutto al Granillo contro il Catanzaro: recuperi su recuperi, fino allo splendido assist che ha spalancato sui piedi di Porcino la strada del gol-vittoria. Settimana dopo settimana tuttavia, qualcosa si è inceppato, e le prove incolore sono aumentate a dismisura. Un rendimento dai due volti dunque, che tra novembre e dicembre ha registrato un incredibile picco verso il basso. Le due espulsioni in tre giorni fra campionato e Coppa, il rigore causato contro la Sicula, l’errore in marcatura rivelatosi decisivo a Castellammare. Segnali inequivocabili, di un Mezavilla sparito dai radar amaranto.
Nel derby di Catanzaro, Maurizi ha deciso di levare il classe ’83 dai titolari, inserendolo solo nelle ultime battute del match. Potrebbe essere stata quella, l’ultima apparizione di Adriano Mezavilla con la maglia della Reggina. L’acquisto di un elemento d’esperienza come Giuffrida, al quale potrebbe presto aggiungersi quello di La Camera, lasciano intendere che società e staff tecnico stanno pensando ad altre “chiocce” per la seconda metà di stagione. Per Mezavilla, il futuro potrebbe riservare un’altra esperienza con la Juve Stabia, squadra nella quale ha militato quattro stagioni, conquistando una storica promozione in serie cadetta e la fascia da capitano.
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