Non ci sarebbero voti e nemmeno giudizi abbastanza adeguati per commentare l’ennesimo scempio del Granillo. Una gara che il Rende porta a casa con il minimo sforzo, meritatamente. Sopperendo con la passione e l’agonismo ad una classe non eccelsa, costruendo mattone dopo mattone una vittoria che rinsalda l’inaspettata quanto prestigiosa posizione di classifica.
La Reggina? Non pervenuta. Rimasta negli spogliatoi, a pensare al cenone di Natale o, più presumibilmente, al Veglione di Capodanno (non pensando minimamente al derby di sabato prossimo a Catanzaro. Uno spettacolo indecente quello visto in campo.
Giocatori visibilmente con la testa altrove e le gambe al “riparo”, atleti incapaci di metterci neanche un pizzico di ardore, di orgoglio, di “palle” (così come avevamo chiesto questa mattina). Tutto ciò unito ad una mediocrità di squadra troppo clamorosa: sono molti i calciatori che risultano palesemente inadeguati per la categoria, un mix di confusione e inconsistenza, di “presunzione” e di incapacità . E’ questa la Reggina oggi e qualcuno, o forse tutti, dovrebbero prenderne atto ed iniziare e costruire una rivoluzione a gennaio. Perchè come palese è la mediocrità di questa squadra, senza qualità tecnica adeguata, ugualmente evidente è il fatto che alcuni calciatori non abbiano più voglia di restare a Reggio, di sputare sangue per la maglia amaranto.
Per loro dunque, per la Reggina, per la città di Reggio Calabria, l’unica soluzione prospettabile è quella che accompagna, questi giocatori alle porte con la valigia in mano. Senza rimorsi e soprattutto senza rimpianti.
Decidiamo dunque di non pubblicare le pagelle della gara odierna.
Lo facciamo sapendo di non mancare alla nostra deontologia professionale ma anzi di salvaguardarla.
In attesa di tempi migliori.
Foto Lillo D’Ascola
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