Nessuna retrocessione, Catanzaro ed Avellino tirano un enorme sospiro di sollievo. E’ durato solo pochi giorni dunque, l’incubo per le due società , per le quali la Procura Federale, venerdì scorso, aveva chiesto la retrocessione immediata al campionato inferiore, dopo il deferimento per presunta tentata combine (la gara in questione, era relativa alla penultima giornata del girone C di Lega Pro, stagione 2012/2013).
A soli quattro giorni dal dibattimento, oggi è arrivata la decisione del TFN, presieduto da Cesare Mastrocola: le società ed i sette tesserati deferiti, sono stati prosciolti.
“Il deferimento sconta una evidente carenza probatoria della Procura Federale- si legge su gazzetta.it, in merito alla motivazione-che, agli atti del processo, non solo non ha prodotto le perizie delle trascrizioni integrali delle intercettazioni, ma non ha neanche depositato l’ordinanza di custodia cautelare e l’informativa della Polizia giudiziaria poste a base di tutto l’impianto accusatorio. Alla luce degli atti prodotti in giudizio, non può ritenersi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che vi sia la certezza del raggiungimento di un accordo finalizzato ad alterare il risultato della partita Catanzaro-Avellino in assenza di alcun riscontro in ordine ad un contatto diretto con i vertici istituzionali dell’Avellino coinvolti nell’indagine prima e dopo la partita stessa, di un effettivo coinvolgimento di tutti i calciatori nella vicenda in questione, di alcun contatto successivo fra i due presidenti“.
Calabresi e campani, da oggi, possono concentrarsi solo sul calcio giocato…
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