E’ crisi il termine che può riassumere in cinque lettere quello che l’Akragas, da due mesi a questa parte, sta vivendo. Una vera e propria crisi di risultati. E non solo. Come se non bastasse una situazione di classifica alquanto deficitaria ed un campo dal quale ci si attendeva delle risposte diverse, lunedì è arrivata la notizia dei tre punti di penalizzazione. Una mazzata a livello psicologico per la quale gli agrigentini sono chiamati a reagire.
Salvemini e compagni, ad oggi, detengono tutti i record negativi. Peggior difesa con 28 gol subiti in 15 partite, peggior attacco (1o le reti realizzate), striscia più lunga di sconfitte (7) e di partite senza vittoria (11). Eh sì, i tre punti dalle parti della Valle dei Templi non li vedono dal 23 settembre, giorno di Casertana-Akragas, 0-1. E poi? Il buio.
Vietato, però, sottovalutare il prossimo avversario. Resta fisso davanti agli occhi e nella mente il pari sorprendente al Via del Mare di Lecce, nello stesso stadio in cui la Reggina due settimane fa ha cullato per una scarsa mezz’ora il sogno di poter uscire dalla tana dei pugliesi con i tre punti. Zero a zero fu quel lontano 14 ottobre, una vita fa. Il tempo corre, i Giganti vogliono rialzarsi.
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