Quarta sconfitta su altrettante giocate lontano dal PalaCalafiore per la Metextra Viola Reggio Calabria, che questa volta cede il passo alla più quotata FCL Contract Legnano al termine di un match equilibrato nel primo tempo ed a senso unico poi nelle restanti due frazioni. I lombardi, trainati da un mostruoso Mosley e dal duo Martini-Ravio, dal canto loro hanno ulteriormente dimostrato di essere una delle compagini più forti di questo campionato. Ai neroarancio non sono serviti i 26 punti dell’ex Pacher e i 20 di Roberts.
LA DOLCE ILLUSIONE-Grande partenza della Viola, subito molto calda dall’arco grazie alle triple dei due americani Roberts e Pacher: e parziale di 9-2 dopo solo tre minuti di gioco. Legnano appare prive di idee e fa molta fatica a trovare soluzioni accettabili, merito anche della consueta difesa aggressiva dei neroarancio. Sulla terza tripla di giornata degli ospiti, coach Ferrari chiama time out per provare a fermare l’impeto reggino. Ma la Viola appare davvero in stato di grazia, chiudendo col massimo vantaggio (più 12) a metà della prima frazione. Come prevedibile tuttavia, la reazione lombarda non tarda ad arrivare, ed ecco servito un parziale di 6-0 con cui Raivio e compagni dimezzano lo svantaggio. Ospiti che frenano leggermente , causa anche alcune conclusioni facili sbagliate. Da vero capitano, Fabi prova a prendersi la squadra sulle spalle e realizza una tripla molto pesante. Prima frazione molto bella e frizzante, Legnano dopo un inizio difficile trova le contromisure e si riporta a meno 2 grazie al proprio bomber Nick Raivio, ben coadiuvato da Mosley e Martini. Primo quarto che termina 21-23. In evidenza Raivio con 9 punti per i locali, e Fabi con 10 per gli ospiti.
ANCORA EQUILIBRIO-Legnano che inizia la seconda frazione con più piglio, e si porta per la prima volta in vantaggio. Biancorossi che hanno rivisto qualcosa in difesa, con la Viola che non riesce più a segnare con quella efficacia che aveva contraddistinto le primissime battute di gioco. E’ una fase di evidente stallo, come dimostrano le percentuali che iniziano a sporcarsi e la partita che si assesta sui binari dell’equilibrio. Per uscire dal momento di stanca, i locali fanno leva sulla qualità di Mosley, giocatore devastante capace di fare nettamente la differenza sotto le plance su entrambi i lati del campo. La Viola mostra invece pochissime idee, con tanti tiri forzati sulla sirena che non producono ad alcun esito. Per cercare di contrastare le innumerevoli soluzioni offensive di Legnano, Pacher e Caroti centrano due triple grazie alle quali permettono ai reggini di stare in partita, riavvicinando i nero arancio a meno 1. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 39-38.
MOSLEY DOMINATORE-Si inizia subito forte al rientro dagli spogliatoi, con due triple in fila: realizzano Roberts per la Viola e Pullazzi per Legano. I lombardi continuano ad avere un Mosley in più, l’impetuosa schiacciata su rimbalzo d’attacco dell’americano porta al mini-break locale. I neroarancio invece sono Roberts-dipendenti, l’ex della serata è l’unico a segnare per i suoi in questa terza frazione. Ma i biancorossi prendono in largo, ed ecco servito un parziale di 9-0 grazie a Zanelli, Raivio ed all’incontenibile Mosley, protagonista di una nuova schiacciata che fa esplodere il PalaBorsani. L’ultimo canestro del quarto verrà siglato da Pacher a tre e minuti dalla fine, dopodiché nuova fase di “secca” da entrambi i lati, che porta le due squadre all’ultimo mini-riposo sul 57-50.
CALA IL SIPARIO…Nell’ultima frazione, i lombardi mettono la freccia e volano sul più 12, sfruttando anche la grande debolezza della Viola che non riesce mai ad attaccare con efficacia e si affida prevalentemente alla conclusione dalla lunga con esiti disastrosi, eccezion fatta per i soli Roberts e Pacher, quest’ultimo autore di 26 punti. Poco si può effettivamente contro un colosso come Will Mosley, dominatore incontrastato del pitturato. Ultimo quarto senza storia, nero arancio che si arrendono definitivamente quando vanno sotto di 14 lunghezze a tre minuti dalla fine, con Legnano che finisce sul velluto. Termina 86 a 73.
Marco Iurato
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