Riceviamo e pubblichiamo:
Nulla di cui pentirsiÂ
A distanza di un paio di giorni dai “clamorosi” e “sconcertanti” scenari che la partita di sabato ha rilasciato, mai avremmo pensato di doverci trovare a controbattere a delle squallide accuse mosse da fantomatici e pseudo giornalisti da tastiera o semplici giornalai alla ricerca di qualche like in più sui social network. Fortunatamente e orgogliosamente abbiamo le spalle abbastanza larghe e la presunzione di non dover chiedere scusa o giustificarci di fronte a nessuno. Perché il niente è ciò che per noi rappresenta questa gente, il niente è quello che hanno voluto far credere ad una città intera, la nostra città che noi abbiamo sempre difeso ed onorato.
Ci sembra ASSURDO additare come razzista o discriminatoria una tifoseria che negli anni si è resa protagonista di numerose azioni nobili e di solidarietà .Â
Ci sembra ASSURDO definire razzista chi ha presenziato e dimostrato vicinanza ad episodi spiacevoli che hanno colpito tifoserie e città rivali, tra cui quella catanese.Â
Ci sembra ASSURDO essere colpevolizzati per una coreografia.Â
Spesso la libertà di stampa serve soltanto ai giornalisti che non hanno da scrivere ed a quelle persone della nostra città , che senza nemmeno conoscere la nostra realtà si sono permesse ad esprimere giudizi ipocriti e senza fondamento. Troppo comodo non vedere le problematiche di cui Reggio è satura per focalizzarsi, con troppa facilità , su ragazzi, le cui colpe sono soltanto quelle di amare i propri colori.Â
Ma in questo assurdo teatrino mediatico resta solo una certezza che qualora quello che goliardicamente, e ripetiamo goliardicamente, rappresentava la nostra coreografia si dovesse anche minimamente avverare, noi saremmo i primi, come già successo, a rimboccarci le maniche e ad andare a prestare soccorso ed aiuto, mentre voi rimarreste comodamente dietro la tastiera a fare il solito moralismo del caso, IPOCRITI!Â
LA NOSTRA PASSIONE VA OLTRE OGNI REPRESSIONEÂ
ULTRAS LIBERI
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