Nuovi sorrisi e tanta fiducia, figli del successo contro la Fidelis Andria ma anche di un gruppo che crede in ciò che fa. La Reggina è più viva che mai, e punta l’insidiosissima trasferta di Monopoli senza alcun timore. Parole e musica di Agenore Maurizi, intervenuto in conferenza stampa prima della partenza per la Puglia.
Di seguito, tutti i passaggi del pensiero del tecnico amaranto (fonte: pagina facebook Reggina1914).
LAVORO E QUOTIDIANITA’-Abbiamo vissuto un momento particolare da un punto di vista dell’umore, siamo stati molto bravi sabato a fare una grande impresa, non era facile giocare quella gara da un punto di vista psicologico. Con l’Andria è stata una vittoria importante, che ci deve proiettare per il prosieguo del campionato più fiducia. Non ci devono condizionare i risultati, che sono frutto di molte situazioni che si verificano sia in campo che fuori, quello che ci deve confortare e che deve stare alla base sono lavoro e quotidianità , quello che prepariamo in campo nella settimana di allenamenti, durante le partite e nella preparazione delle partite stesse. Nel mondo del calcio spesso e volentieri conta solo la vittoria, per me non è così.
SENZA PAURA-De Francesco, per il nostro tipo di gioco, può giocare bene in tutti e tre i ruoli. Noi abbiamo bisogno di equilibrio. Affronteremo il secondo attacco e la migliore difesa del campionato, però noi abbiamo voglia di fare sempre un calcio propositivo, sia nella fase di non possesso che di possesso palla. Ce la vogliamo giocare come sempre, ma come sempre, e questo lo ripeterò fino alla noia, dobbiamo tenere in conto che ci sono anche gli avversari. Non giochiamo da soli…
SINGOLI E TATTICA-Laezza meglio come centrale che come esterno? Inizia la sua carriera da terzino destro, facendo un grande campionato nel Gubbio, mentre lo scorso anno ha fatto molto bene da centrale. Per me va bene in tutti e due i ruoli, dipende da quello che vogliamo fare noi. Alterniamo una difesa individuale, quindi fatta di marcature ad uomo, ad una difesa fatta di reparto. Questa è la nostra tattica di principio, però poi quando andiamo in campo la tattica di principio deve far seguito ad una tattica applicata, che è frutto di tantissime combinazioni. Questo aspetto può essere frutto di un arbitraggio troppo permissivo, o di un calciatore che prende un’ammonizione dopo cinque minuti e quindi non può più essere aggressivo, di una cattiva giornata o di una buonissima giornata di un calciatore. Quindi frutto di tantissime combinazioni, che a volte non ci permette di produrre quello che avevamo preparato in precedenza.
QUANDO IL GIOCO SI FA DURO…Fino adesso siamo andati soltanto a Trapani con una punta, perchè non ne avevamo. Il mio modo di vedere il calcio è con due punte, io voglio giocare sempre con due punte funzionali, sarà così anche a Monopoli. Si, ho avuto l’impressione che ci sia un gioco duro nei nostri confronti, si è visto a Fondi, contro il Catanzaro e contro il Matera. E’ normale che i giocatori esperti non facciano ripartire l’azione, poi dipende anche da come si arbitra: il gioco duro vale per noi e per gli altri, possiamo e dobbiamo essere duri anche noi. Evidentemente la direttiva di quest’anno è quella di lasciare correre il gioco, quindi dobbiamo abituarci anche noi a fare entrate dure ed avere un clima più da corrida.
L’AVVERSARIO-Il Monopoli fa dell’aggressività e della compattezza di squadra il suo punto di forza, è una squadra compatta ed unita, sia dal punto di vista psicologico che tecnico-tattico. Hanno calciatori di categoria e stanno molto bene in campo, i numeri dicono questi. Noi però abbiamo le caratteristiche per fare bene…
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