Seconda sconfitta esterna stagionale per la Viola Reggio Calabria, che non riesce a dare continuità alla vittoria casalinga di sette giorni prima e si arrende per un solo punto alla capolista Novipiù Casale Monferrato. Marco Passera ha avuto tra le mani il pallone che, a due secondi dall’ultima sirena, avrebbe permesso ai neroarancio di uscire vittoriosi dal PalaFerraris, ma il suo tiro si è spento sul primo ferro facendo scendere i titoli di coda sul match. Come però ormai ci ha abituato la Viola quest’anno, non tutto è da buttare nelle sconfitte, anzi.
Dopo un primo tempo equilibrato e giocato a viso aperto, la terza frazione ha evidenziato le solite misteriose difficoltà nelle quali incappano puntualmente Fabi e compagni, consentendo agli avversari di produrre parziali significativi ed estendere considerevolmente il proprio vantaggio. Questa volta, dopo i 18 punti recuperati la prima giornata a Tortona e i 13 in casa contro Roma, il margine si è assottigliato ulteriormente, con Casale portatosi avanti di “sole” 11 lunghezze nel corso del terzo periodo. I neroarancio, grazie ai canestri di un ritrovato Capitan Fabi, sono riusciti come sempre a ripristinare l’equilibrio nell’ultimo quarto ma questa volta la lotterie dell’ “ultimo tiro” è stata beffarda e ha voltato le spalle ai calabresi. Ottima come detto la prestazione dell’argentino Fabi, (assente contro Roma), giocatore troppo importante per questa squadra sotto il piano sia tecnico che emotivo, leader assoluto della fase offensiva insieme all’americano Roberts, il quale però dovrebbe prendersi più responsabilità .
Il dato più preoccupante risiede invece nella prestazione dell’altro americano, quel Pacher che domenica scorsa a suon di canestri aveva praticamente affossato da solo la retroguardia capitolina. Il nativo di Vandalia questa settimana è stato quasi mai incisivo, tanti errori di misura e poca consistenza a rimbalzo, tanto da guadagnarsi la panchina per tutto l’ultimo quarto. La partita di Pacher rispecchia comunque quello che è la Viola in questo avvio di campionato, ovvero discontinua. E’ una squadra ancora troppo altalenante ed in cerca di equilibri, che si accende e spegne ripetutamente all’interno di un singolo match. Certo, tutte le gare disputate fino ad ora si sono decise tutte quasi a fil di sirena e comunque la Viola sta dimostrando di potersela giocare contro chiunque, ma per fare un vero e proprio salto di qualità , occorre trovare più costanza nell’arco di tutti e quaranta i minuti.
                                 Marco IuratoÂ
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