Dieci minuti di sciopero del tifo. Questa la decisione presa ieri sera dai Total Kaos 1990, gruppo storico del tifo organizzato della Viola. Nel mirino degli Ultras, una serie di comportamenti da parte della società, che la Curva Massimo Rappoccio ha ritenuto poco rispettosi verso la storia e la passione del popolo neroarancio.
Di seguito, il testo del volantino diffuso ieri dai Total Kaos, prima della sfida contro la Virtus Roma.
Popolo neroarancio, oggi i Total Kaos 1990 saranno costretti a inscenare una nuova protesta.
Una protesta silenziosa che si protrarrà per i primi dieci minuti di gioco (il primo quarto) nel corso dei quali la Curva Massimo Rappoccio rimarrà deserta. Proprio come vorrebbe che fosse la nostra lungimirante dirigenza. Dopo i fatti verificatisi nel corso della passata stagione, segnata non solo dagli insulti gratuiti nei confronti della parte più calda del popolo neroarancio, ma anche dalle incredibili affermazioni di “poter fare a meno del tifo”, mai sentite a queste latitudini, anche quest’anno si è deciso di proseguire in questa direzione con l’evidente avallo del patron Muscolino che alla fine della stagione scorsa aveva promesso di chiarire i contorni di una vicenda a dir poco grottesca.
Il fine di questa incomprensibile manovra, è quello di cancellare il tifo organizzato dalla mappa del PalaCalafiore: da quest’anno infatti la Curva Massimo Rappoccio non compare né nella lista dei settori a cui potersi abbonare, né nei biglietti per la singola partita. Un colpo di spugna che vorrebbe cancellare non soltanto la storia del tifo neroarancio, ma anche la memoria di un tifoso storico a cui la Curva è intitolata. Basta questo, a Noi, per convincerci che è in atto un “rilancio del progetto” per dirla con la nostra dirigenza, che sta oggettivamente fuori dalla storia e dal contesto neroarancio. Se la dirigenza crede che il vero problema dei flop dell’ultimo biennio siano i tifosi, allora siamo alla frutta.
Per questo, i Total Kaos 1990, chiedono ai tifosi neroarancio di fare sentire la propria voce, rimanendo in silenzio per il tempo della protesta. Solo così la dirigenza capirà che la Viola prima di tutto è una passione, sostenuta dalla fede incrollabile dei suoi tifosi.
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