Una bella Reggina e imbottita di seconde linee passa al “Lorenzon” di Rende. Buone indicazioni per mister Maurizi in vista dei prossimi impegni di campionato. Gli amaranto si qualificano al prossimo turno di Coppa a punteggio pieno.Â
LE SCELTE – Così come era lecito attendersi, cambiano 8/11 della formazione che solo tre giorni fa ha raccolto un buon punto sul campo di Pagani. Licastro, investito quest’oggi della fascia di capitano, prende posto tra i pali. La linea a quattro di difesa, da destra verso sinistra,  è composta da Tazza, Auriletto, Pasqualoni e Solerio. Marino e Garufi agiscono nel ruolo di mezze ali, con Fortunato a fungere da play basso. In avanti c’è Bezziccheri alle spalle di Sparacello e, un po’ a sorpresa, Silenzi.
Un classico 4-4-2 per il Rende di mister Trocini che sceglie di lanciare dal primo minuto nel ruolo di interno di centrocampo Mihael Modic, il più piccolo dei fratelli, prodotti del vivaio del Milan. La coppia d’attacco è composta da Vivacqua e Novello.
SILENZI-GOL – Parte bene la Reggina che sin dalle prime battute dimostra di voler avere in mano il pallino del gioco, sebbene la manovra ed il ritmo siano abbastanza blandi. La prima occasione, però, è di marca biancorossa. Da un cross dalla sinistra di Calvanese è Vivacqua a svettare più in alto di tutti, non inquadrando tuttavia lo specchio della porta. Giusto il tempo di due giri di lancette e Fortunato per poco non pesca il jolly direttamente da calcio di punizione. Provvidenziale la deviazione della barriera che fa rotolare la palla sul fondo. Al minuto 18 la Reggina passa. E’ Fortunato quest’oggi l’incaricato delle battute dei piazzati. Il numero 6 mette in mezzo un cross invitante sul secondo palo per Pasqualoni, il colpo di testa dell’ex Catanzaro viene respinto da De Brasi, prima che Silenzi ribadisca la palla in rete, siglando così il primo gol con la maglia amaranto. Il Rende tenta una timida reazione, ma il pacchetto difensivo della Reggina non va quasi mai in affanno. Gli unici pericoli arrivano dalla sinistra, dove Calvanese, almeno nella prima frazione, ha fatto il bello ed il cattivo tempo.
TAZZA LA CHIUDE – La ripresa si apre con un cambio. Mezavilla prende il posto di Fortunato. Possibile che la staffetta fosse prevista già prima dell’inizio delle ostilità , anche per dare la possibilità al centrocampista brasiliano di mettere minuti nelle gambe, non avendo effettuato la preparazione con la compagine amaranto. Una manciata di minuti dopo è uno spento Bezziccheri a lasciare il posto a Laezza. Nonostante la disposizione più accorta è sempre la Reggina a fare la partita. Corre il 58′ quando Mezavilla ruba palla sulla tre quarti ad Andrej Modic e in una situazione di 3 contro 2 serve Silenzi, ma il suo tiro in diagonale viene deviato da De Brasi. Sulla battuta del corner è lo stesso Mezavilla a saltare in solitudine nel cuore dell’area di rigore, ma colpendo in pieno la traversa. A metà secondo tempo è Silenzi a lasciare il campo. Dentro De Francesco, che si posiziona alle spalle di Sparacello in un inedito 3-5-1-1. Gli amaranto continuano comunque a macinare gioco e alla mezz’ora chiudono i giochi. Solerio prende il fondo e mette in mezzo un pallone che chiede solo di essere spinto in rete da Tazza. Il Rende non ne ha più, la Reggina amministra con personalità il vantaggio e porta a casa una qualificazione a punteggio pieno e con uno zero alla voce gol subiti.
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