Rabbia e volontà . Di quanto sia “carico” Andrea Bianchimano in questo derby, te ne accorgi quando scarica un calcione ad un cartellone pubblicitario, per festeggiare il primo gol della Reggina segnato da Sciamanna.
Da un punto di vista delle occasioni, il centravanti amaranto si fa notare solo con una staffilata su punizione da distanza proibitiva, che termina fuori non di molto. Il Granillo applaude convinto, facendo percepire la volontà di tendere una mano al numero 9, di cancellare malumori e mal di pancia.
Il ragazzo risponde con una prova che sotto il profilo del coraggio e dell’appartenenza è davvero da incorniciare. Si perde il conto dei palloni difesi al servizio dei compagni in maglia amaranto, ma soprattutto si perde il conto dei duelli rusticani che ingaggia con mezza squadra ospite. Decine di botte prese e date, piuntuali risposte ai marcatori che cercano di “intimorirlo” con interventi più da karate che da calcio. Reggina-Catanzaro diventa un derby elettrico e nervoso fin dalle prime battute, i falli durissimi si sprecano. In ogni contesa, la firma di Andrea Bianchimano c’è sempre. E’ lui, al termine dell’ennesima sfida al limite del proibito, a propiziare l’espulsione di Marchetti, regalando alla compagine dello Stretto, appena passata in vantaggio, una superiorità numerica preziosa come l’acqua nel deserto.
Subito doppo la fine del calciomercato, che ha ufficializzato permanenza e reintegro dell’ex Milan, avevamo chiesto senza mezzi termini lotta e sudore, per dimewnticare davvero ciò che è successo tra luglio ed agosto. Per quantro visto stasera, è òproprio il caso di dire buona la prima…
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