Per la terza volta consecutiva, la Reggina batte il Catanzaro allo stadio Granillo. Un pieno di energia e fiducia per i ragazzi di Maurizi, in vista del debutto in campionato che vedrà gli amaranto recarsi al Lorenzon di Rende.
ATTACCO LEGGERO-Privo di Bianchimano, ormai ai margini della prima squadra ed in attesa di cessione, Maurizi affida a Sciamanna e Tulissi le chiavi dell’attacco, con Bezziccheri alle loro spalle. In porta confermato Cucchietti, mentre Porcino agisce molto più arretrato rispetto allo scorso anno, piazzandosi come quarto di sinistra difensivo. Centrocampo ad appannaggio di De Francesco, con Marino e Garufi a supportare l’ex Lazio. Sul fronte ospite Erra replica con un 4-3-3 che vede l’ex Maita nel cuore della manovra, mentre il tridente offensivo è composto da Cunzi, Infantino e Zanini.
DE FRANCESCO DIPENDENTI-La Reggina inizia portando un pressing alto, e prova subito a fare leva sulla velocità . Garufi e Sciamanna sono i più intraprendenti negli ultimi 16 metri, ma non trovano il varco giusto proprio quando l’occasione sembra farsi propizia. Al primo tentativo, il Catanzaro potrebbe fare malissimo agli amaranto: Cucchietti ringrazia Icardi, il quale ciabatta la conclusione da due passi. I ragazzi di Maurizi pagano dazio sotto il profilo dell’incisività e del peso specifico, quelli di Erra provano a prendere in mano le redini del gioco. Al 17′ Infantino si mette le mani nei capelli, vedendo il suo tocco vincente vanificato dal fischio arbitrale (fallo dell’attaccante ai danni di Gatti). Al 24′,la prima palla gol del derby: sul mancino angolatissimo di Benedetti, Cucchietti nulla può, ma in soccorso dei padroni di casa arriva la Dea Bendata, manifestatasi sotto forma di montante destro.
Il palo del Catanzaro scuote fino ad un certo punto la compagine dello Stretto, sempre più De Francesco dipendente. Ogni giocata passa dai piedi del talentuoso centrocampista, il quale strappa applausi ad ogni tocco di palla. Una punizione-cross “beffarda” del numero 10 reggino costringe agli straordinari Nordi, che smanaccia alla meno peggio. Molto più complicato l’intervento di Cucchietti, a ridosso del riposo: davvero reattivo il portiere scuola Toro, che strozza in gola l’urlo del gol ad Infantino ed ai 200 sostenitori giunti da Catanzaro.
BEZZICCHERI, ACROBAZIA DA URLO-Che il secondo tempo possa sorridere alla Reggina, lo si capisce subito. Una punizione dalla trequarti apre a Tulissi la strada verso la gloria, ma il tiro da ottima posizione dell’ex Modena e Piacenza trova i guanti di Nordi,  fino a quel momento praticamente inoperoso. Il Catanzaro non riesce più a portare pericoli dalle parti di Cucchietti, la sfida comincia ad innervosirsi. Al 10′, da un fallo di Sirri su Tulissi nasce un autentico parapiglia, con tanto di rissa sfiorata. Le emozioni sembrano finire nel dimenticatoio, ma nel finale gli amaranto sono protagonisti di cinque minuti di fuoco.
Al 67′ il neo entrato Fortunato saggia i riflessi di Nordi con una improvvisa sventola dalla lunga distanza, al 70′ Sciamanna fa disperare la Sud, mandando fuori da “metri zero” sugli sviluppi di un angolo. Sono le prove generali del gol, che arriva al 72′. Davvero pregevolissima, l’azione che si sviluppa sulla catena di destra: Laezza illumina, Tulissi rifinisce sull’uscita del portiere avversario e Bezziccheri conclude nel migliore dei modi, con un’acrobazia da vero funambolo. E’ l’episodio decisivo, visto che la compagine dello Stretto controlla senza affanni il tentativo di reazione delle aquile. Solo il reggino Pontoriere, entrato nel finale, prova sul serio a riscrivere il film della serata, ma Cucchietti cancella con un colpo di spugna il doppio errore nell’amichevole col Catania, rispondendo ancora una volta presente.
TIFO PER TE! Al fischio finale, torna l’abbraccio tra squadra e Curva: gli Ultras intonano insieme ai calciatori l’ormai celebre “Non tifo per gli squadroni tifo per te”, la tribuna applaude. La stagione 2017/2018, comincia con la migliore delle cartoline…
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