Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Nonostante l’ennesimo infortunio stagionale (che ha coinvolto il play Roberto Marulli, stagione finita anche per lui) , delle rotazioni ridotte all’osso ed una condizione fisica generale non proprio ottimale, i ragazzi di coach Bolignano hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e fornito una prestazione quasi perfetta, tutta grinta e orgoglio, grazie anche alla spinta di un PalaCalafiore festante e rumoroso per tutti e quaranta i minuti. Coach Bolignano prova un pò a sparigliare le carte e lancia da subito in quintetto a sorpresa il giovane Celis Taflaj, decisivo in gara 1. Mossa che si rivelerà come la chiave tattica del match, con l’albanese che si francobolla all’americano Trae Golden, pericolo pubblico numero uno tra le fila teatine, riuscendo a limitarlo in maniera esemplare.
Altra prova encomiabile di Alan Voskuil, giocatore imprescindibile per questa Viola che, grazie alle sue triple (8/15 per lui dall’arco), così come in gara 1, ha trascinato i suoi verso il successo, fornendo questa volta anche un’insolita prestazione di carattere sull’altra metà del campo. Benissimo Marshawn Powell sotto le plance, autentico dominatore del pitturato: se in gara 2 aveva perso la sfida diretta contro i pari ruolo Zucca e Mortellaro, questa volta non c’è stata storia. Come non sottolineare, inoltre, la leadership e l’efficienza di Capitan Fabi, autore di un match da 11 punti, 9 rimbalzi, 7 assist e 2 palle reuperate, numeri che esemplificano una prestazione totale in attacco e in difesa. Insomma prova corale convincente che riscatta quanto di brutto fatto vedere in gara 2, ma il più deve essere ancora fatto.
Servirà mantenere ancora un briciolo di energia perchè alle porte si presenta il match più importante dell’anno, che può valere una stagione intera e allo stesso tempo condizonare il futuro di questa società e di questa città . Le difficoltà sono state mille quest’ anno e si è sempre trovata una soluzione; adesso la fine del tunnel è li, ad un passo, a quaranta minuti di distanza. Domenica si torna subito in campo per provare a chiudere una volta per tutte il discorso salvezza e lasciarsi finalmente alle spalle una delle stagioni più travagliate della storia del club. L’atteggiamento è quello giusto, la consapevolezza di potercela fare è lampante: servirà ora più che mai l’apporto del pubblico, di un Pentimele gremito che più che mai sarà ago della bilancia della sorte di questa squadra.
Marco Iurato
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