Tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte, per un totale di undici punti in nove partite. Questo il bilancio dell’Erra-bis sulla panchina del Catanzaro. Una storia travagliata, che lo scorso anno vide Erra tirare fuori dai guai le aquile e trascinarle verso la salvezza in Lega Pro, dopo essere subentrato a D’Urso.
Confermato alla guida dei giallorossi anche per la stagione in corso, l’ex difensore (in carriera ha indossato le maglie di Nocerina, Casertana, Crotone, Ascoli, Martina e Foggia), era stato clamorosamente esonerato lo scorso 10 agosto, a diciotto giorni dall’inizio del torneo, a causa di alcune diversità di vedute con la società , culminate nei contrasti col ds Preiti. Da quel giorno, sulla panchina giallorossa si sono seduti altri tre tecnici, ovvero Spader, Somma ed il reggino Nunzio Zavettieri. La classifica però ha continuato a piangere, il Catanzaro è sempre rimasto a metà tra le speranze di una svolta e l’incubo retrocessione.
Dopo la sconfitta di Messina, arrivata lo scorso 11, febbraio, patron Cosentino ha dunque deciso di tornare sui suoi passi, affidandosi al tecnico che oltre a salvare il Catanzaro aveva fatto un grandissimo lavoro anche nella Vigor Lamezia, conquistando l’undicesimo posto nella stagione 2014/2015, sempre nel girone C di Lega Pro.
Proprio nella stagione sopracitata, la Vigor di Alessandro Erra annichilì la compagine dello Stretto sia all’andata che al ritorno, in due gare che videro il dominio da parte dei biancoverdi.  4-0 al D’Ippolito il 26 ottobre del 2014, 0-2 al Granillo l’11 marzo del 2015: due batoste umilianti per gli amaranto, una doppia pagina storica per la Lamezia Terme calcistica, che ancora doveva conoscere l’onta relativa al calcioscommesse.
Domani pomeriggio, Erra tornerà in quella che per un breve periodo è stata la sua città dal punto di vista professionale: il classe ’73 infatti, nell’estate del 2013 fu ingaggiato dall’Hinterreggio, ma l’esperienza si rivelò fulminea, complici i noti problemi che da lì a poco avrebbero investito l’ex società del viale Messina. I tifosi della Reggina incrociano le dita, sperando che che non si verifichi la regola del “non c’è due senza tre”…
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