Le pagelle del Grosseto dopo il pari con la Reggina.
Acerbis: Incolpevole sui gol, autore di una bella parata sul diagonale di Missiroli, rischia con una leggerezza di commettere la papera della domenica . Voto 6
Vitofrancesco: Impaurito da Viola, sale poco nel primo tempo e perde Missiroli in un paio di occasioni. L’asse con Job non funziona, da quel lato il Grosseto non sfonda mai, o quasi. Voto 5,5
Melucci: Un’ora di ordinaria amministrazione, vince molti duelli aerei con Bonazzoli, poi il crollo. Inguardabili gli errori sui due gol amaranto, dimostra di subire il colpo, con errori in serie e un fallo da rigore non decretato dall’arbitro. In confusione. Voto 5
Conteh: Inizialmente aveva tenuto bene, alternandosi tra Bonazzoli e Missiroli. Anche per lui pesano le gravi amnesie sui gol della Reggina. Voto 5
Mora: Il migliore della retroguardia toscana, non foss’altro per la costante proiezione sulla fascia e le continue sovrapposizioni offerte ad Esposito. Confeziona un paio di cross che meriterebbero miglior sorte, tra i più in palla anche se dal suo lato Barillà sfonda nell’azione del raddoppio reggino. Per lui le 41 giornate non sembrano pesare. Voto 6,5
Carobbio: L’ex amaranto gioca a sprazzi, alterna momenti di lucidità a pause preoccupanti. Sembra soffrire il 3 contro 2 nella zona nevralgica del campo, e la condizione non è certamente delle migliori. Voto 5,5
Papini: Nel primo tempo si sobbarca anche compiti di costruzione che spetterebbero a Carobbio, con risultati precari. Da un suo errore il Grosseto rischia di capitolare, con il passare dei minuti ritorna al più congeniale lavoro di polmoni e copertura, senza infamia e senza lode. Voto 6
Consonni: Lo Snejder grossetano, fatte le debite proporzioni. I compagni lo invocano spesso, cercandolo tra le linee. Il leader risponde spesso presente, anche se il caldo, la lunga stagione e le 33 primavere si fanno sentire. Realizza con freddezza il rigore in zona Cesarini. Voto 6,5
Job: Sembra il fratello sconosciuto dell’ala rapida e sgusciante ammirata a Pisa. Non salta mai l’uomo, superiorità numerica perennemente negata ai compagni. Sul lato destro il Grosseto costruisce poco o nulla, la motivazione è da trovarsi nella prova anonima del camerunense. Voto 5
Esposito: Passare in pochi anni dalla Champions e la Nazionale a vivacchiare nel Gosseto in Serie b deve essere stato un colpo terrificante per lui. Le qualità però non possono sparire del tutto e sul lato sinistro il Grosseto mette tremendamente in difficoltà la Reggina grazie al tandem Mora-Esposito. Lo spunto per il gol di Joelson è d’altri tempi, redivivo. Voto 6,5
Pichlmann: Impossibile non far rimpiangere la stella Pinilla, l’austriaco ultimamente era riuscito comunque a fare bene con una serie di gol consecutivi. La coppia Cascione-Adejo si rivela un osso duro sui palloni alti, e al macchinoso attaccante rimangono le briciole. Da una di queste però nasce la sponda per il rigore del 2-2. Voto 5,5
Fautario : s.v.
Alfageme: Pochi minuti in campo, ma lo spunto sulla sponda di Pichlmann è di quelli decisivi. Voto 6,5
Joelson: La legge dell’ex non perdona, raccoglie il prezioso invito di Esposito e riapre una gara che sembrava finita. Sarà stato lo spirito di rivalsa, ma il brasiliano impensierisce più volte con la sua vivacità i centrali calabresi. Voto 6,5
Sarri: La squadra, anche se con alcune lacune difensive terrificanti, fa quello che può. Sarri ci mette del suo azzeccando i cambi nella ripresa, joelson ed alfageme risultano decisivi. Voto 6
Pasquale Romano
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