Altri due pirotecnici ottavi di finale di Champions League hanno sancito il passaggio al turno successivo di Barcellona e Borussia Dortmund; impresa storica e probabilmente ineguagliabile quella compiuta dai catalani, i quali eliminano il Paris St. Germain vittorioso all’andata per 4-0; tutto facile per i tedeschi che travolgono il Benfica.
Il Barcellona sogna la ‘remuntada’ da record contro il Paris St. Germain dopo la batosta incassata all’andata; rimontare quattro gol non è mai semplice, a meno che in avanti tu non possa sfoggiare un tridente composto da Neymar, Messi e Suarez. E se dopo appena 3′ l’uruguayano di testa beffa una statica difesa francese sbloccando il match, le speranze aumentano notevolmente; al 40′ Iniesta tenta una giocata impossibile dalla linea di fondo campo, trovando la deviazione nella propria porta di Kurzawa. Le combinazioni astrali sembrano tutte a favore dell’undici di Luis Enrique, soprattutto quando a inizio ripresa Meunier incespica e travolge in area di rigore Neymar, per il penalty che Lionel Messi trasforma, avvicinando ancora di più il Barcellona alla storia. Al 17′ però, ci pensa Cavani a riportare i catalani sulla Terra, con un destro al volo su sponda di Kurzawa che trafigge Ter Stegen. Sembra calare il sipario definitivamente sul “Camp Nou”, dato che servirebbero altri tre gol a Messi e compagni per accedere agli ottavi, ma l’impossibile si materializza in un finale da fantascienza: 88′, Neymar dal vertice dell’area calcia una punizione a giro sul primo palo, gelando il portiere; 90′, Marquinhos atterra Suarez in area, rigore dubbio concesso ai catalani e Neymar spiazza Trapp firmando il quinto gol; 95′, ancora il fenomeno brasiliano Neymar a seminare il panico sulla trequarti e ad ispirare, pennellando in mezzo all’area per la spaccata acrobatica di Sergi Roberto, scattato sul filo del fuorigioco, il quale deposita il rete la palla del 6-1 che qualifica il Barcellona e spedisce all’inferno un Paris St. Germain, che per ben due volte in 180′ ci aveva invece spedito i catalani, risorti per due volte quando tutto sembrava compromesso.
La sconfitta rimediata a Lisbona nella gara di andata era parsa solo causa di una serata storta nella quale il pallone proprio non voleva saperne di entrare, ed infatti nel match di ritorno, il Borussia Dortmund ha travolto 4-0 il Benfica, ribaltando il risultato dei primi 90′. Le illusioni lusitane sul passaggio del turno durano solo 4′: corner di Dembele, Pulisic prolunga di testa verso il secondo palo dove appostato c’è Aubameyang, il quale, dopo gli ‘orrori’ della gara di andata, tra i quali un rigore fallito, stavolta fa centro al primo colpo, insaccando di testa. Azzerato lo svantaggio, i gialloneri se la prendono comoda, mettendo la freccia del sorpasso solo al quarto d’ora della ripresa: geniale verticalizzazione di Piszczek e Pulisic supera il portiere ospite con un delizioso ‘cucchiaio’. Passano due minuti e la qualificazione va in archivio: Schmelzer al volo serve in mezzo un pallone invitante sul quale si fionda Aubameyang che segna indisturbato. Per cancellare definitivamente l’ombra della brutta serata di Lisbona, il centravanti del Gabon chiude il conto al 40′, raccogliendo un un filtrante rasoterra di Durm e depositandolo comodamente in fondo alla rete. Tripletta per Aubameyang, Lisbona dimenticata e quarti di finale raggiunti dal Borussia Dortmund.
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