Due squadre che giocano a memoria, e che probabilmente meritano entrambe il salto di Categoria. Dopo il Santa Cristina, autentica dominatrice del girone di ritorno, San Roberto e Acciarello hanno dimostrato, attraverso le semifinali dei playoff, di essere le realtà più belle e vincenti del loro girone. Domenica, per le due finaliste comincia la resa dei conti, mentre da oggi, su Rnp, scatta il primo “speciale derby”, che vi accompagnerà fino alla gara di andata è verrà come sempre seguita attraverso aggiornamenti live, interviste, approfondimenti, foto etc. San Roberto-Acciarello: la finale playoff, è su Reggionelpallone.it!
QUI SAN ROBERTO- OLIVERI: “MONORCHIO E FOTI LE MIE SCOMMESSE VINCENTI”
E’ d’accordo con chi dice che questa finale se la giocheranno le vere sorprese di quest’anno?
D’accordissimo questa è una finale che San Roberto ed Acciarello meritano pienamente. Io già ad Aprile avevo detto che la mia squadra andava considerata la sorpresa del campionato, ma alla luce di quello che ha fatto l’Acciarello devo fare i complimenti più sinceri anche a loro.
La facilità con cui avete liquidato il Samo ha stupito un po’ tutti, così come continua a stupire un Monorchio in stato di grazia. Potrebbe essere il centravanti, da lei voluto a tutti i costi, la vostra arma in più?
Lo spero, anche perché come ho già detto più volte si tratta di una mia personalissima scommessa: veniva da 5 mesi di inattività a causa di un gravissimo infortunio, molti lo consideravano finito, ma io ero sicuro che si sarebbe ripreso e avrebbe fatto grandi cose. Attenzione anche alle qualità di Giuseppe Foti, un altro di quelli su cui ho puntato ad inizio stagione: è un giocatore di un’intelligenza tattica straordinaria, che a dispetto dei 42 anni riesce ancora a dare un grande contributo.
Finora ci ha sempre parlato in termini entusiastici del gruppo dei calciatori, con qualche citazione particolare in merito ai singoli. E la guida tecnica?
Alla guida tecnica c’è una persona come Nino Polito, che per me rappresenta non solo un semplice allenatore, ma un amico eccezionale, un punto fermo del San Roberto.. Io non perdo una partita di miei ragazzi, e con lui in panchina ho sempre visto una squadra compatta, messa in campo alla perfezione.
In caso di promozione, si ripartirà da questo gruppo?
Sono convinto che a questa squadra basterebbero 2-3 innesti, per fare ottime cose anche in Prima. Quello che mi preoccupa semmai, sono le spese che andremmo ad affrontare salendo di Categoria: finora sono riuscito a tenere in piedi tutto, con l’aiuto di un grande Sindaco e di una buona amministrazione comunale. Se dovessimo andare in prima però, la situazione deve assolutamente cambiare: serve un progetto diverso, portato avanti con i fatti e con l’impegno da almeno 10 persone.
Tornando a questa doppia sfida con l’Acciarello, se avesse la bacchetta magica chi toglierebbe ai biancoazzurri?
Gli toglierei sicuramente Campisi, vera anima dell’Acciarello, e magari anche Gangemi. Restando in tema, permettetemi di lanciare un appello: voglio che sia una gara in cui trionfino lo sport e l’amicizia, e qualunque sia il verdetto mi piacerebbe davvero uscire dal campo a braccetto con i miei avversari. Da parte mia assicuro la massima correttezza per la gara che si giocherà a Fiumara di Muro, una correttezza che non riguarderà solo i calciatori e i dirigenti del San Roberto, ma anche i tifosi.
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L’ultima volta, ci eravamo sentiti con il suo Acciarello reduce da un periodo no, e costretto a fare risultato sul campo della Touring per centrare i playoff. Missione compiuta, e semifinale playoff giocata come meglio non potevate. Qual è stato il segreto di questa impennata d’orgoglio?
Non parlerei di segreti, ma piuttosto di capacità di guardarsi in faccia, analizzando il periodo negativo. Abbiamo chiesto più intensità negli allenamenti, dicendo agli elementi più rappresentativi di guidare i giovani sia in campo che fuori. Più che di segreti, parlerei dunque di forza del gruppo.
Adesso l’ostacolo per certi versi più duro, rappresentato dalla finale col S.Roberto…
Si, adesso ci aspetta questa finale: i ragazzi all’inizio dell’anno non pensavano certo di trovarsi di fronte una possibilità così importante, ma ora che ci siamo non vogliamo certo interrompere il cammino. Affronteremo un avversario forte, che rispettiamo moltissimo: senza ombra di dubbio sono più esperti di noi, ma di sicuro non li affronteremo con paura o soggezione. Sarà durissima, ma siamo consapevoli di potercela fare .
Il suo “collega” Oliveri ha fatto sapere che da parte loro c’è la voglia di far trionfare lo sport, garantendo la massima lealtà da parte di squadra, dirigenza e tifoseria del S.Roberto…
Sottoscrivo parola per parola: questa finale deve essere anzitutto una festa dello sport, dopo di che onore sia ai vincitori che ai vinti. Mi associo quindi alle dichiarazioni di Oliveri, persona competente e molto esperta. Anche da parte nostra, prometto un comportamento esemplare in campo e sugli spalti.
Dobbiamo aspettarci un Acciarello garibaldino e audace, così come ci ha sempre abituati Carlo Briganti?
Il nostro spirito è sempre stato quello di giocare a viso aperto con chiunque, quindi non vedo perché dobbiamo cambiare proprio adesso. Carlo è un bravissimo allenatore, che è cresciuto insieme a tutto il gruppo, anche attraverso gli errori.
A San Roberto, se avessero la bacchetta magica, priverebbero la sua squadra di Campisi e Gangemi. Lei invece chi teme di più tra i rossoblù?
Io non ho una esperienza tale da poter fare certe valutazioni, anche se sento parlare molto bene di Monorchio e di Polito, figlio tra l’altro del loro allenatore. Per quanto riguarda invece i giocatori che vorrebbero togliere a noi, non posso dargli torto perché si tratta di ottimi elementi. Campisi quest’anno lo ha cercato il Catona , ma alla fine il capitano ha fatto una “scelta di cuore”, decidendo di restare con noi: se dovessimo conquistare la Prima Categoria, oltre a lui rimarranno certamente tutti i calciatori più forti della rosa.
f.i.
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