Ventinove maggio 1989: la Reggina di Nevio Scala, lanciatissima verso la promozione, arresta il suo cammino al “Celeste” di Messina in un derby che si dipinge di giallorosso.
Totò Schillaci, che poi conquisterà lo scettro di capocannoniere della serie cadetta nello stesso anno con ventitre marcature, è autore di una pregevole doppietta che assumerà un peso importante nel campionato degli amaranto. Sarà lo spareggio con la Cremonese a spegnere i sogni di gloria di Armenise e compagni, ma non quelli di una città che dieci anni dopo toccherà con mano la Serie A.
Alla guida di quel Messina c’era niente poco di meno che il boemo Zdenek Zeman. Storie ed intrecci, il figlio torna ad affrontare, un girone dopo, quella che è stata la squadra del padre. All’andata ebbe ragione Karel: e al ritorno?
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