Non si parla di altro negli ultimi giorni, tra giocattoli da aggiustare e pezzi da ricomporre: la Reggina deve digerire in fretta questo filotto di sconfitte consecutive. La Gazzetta del Sud, a firma del collega Cristofaro Zuccalà , prova ad elencare le cinque possibili cause che concorrono al periodo nero degli amaranto.
“1) Karel Zeman ha denotato tutta la propria inesperienza con una serie di errori; e ha perso il polso dello spogliatoio che gli si è rivoltato contro.
2) Il malumore di chi non gioca ha infatti contagiato lo stanzone del Sant’Agata con riverberi negativi generali sul campo la domenica.
3) La preparazione fisico-atletica, pur con l’alibi dei noti limiti temporali, è stata colpevolmente velocizzata e viceversa non basata sul fondo, tanto che adesso nei muscoli dei calciatori c’è solo prevalenza di acido lattico.
4) Pure la società del presidente Mimmo Praticò, non escludendo il dg Gabriele Martino, non ha saputo gestire la questione; e per soprammercato ha assiduamente offerto alla curva la vittima sacrificale.
5) I limiti strutturali dell’organico rendono il collettivo debole, battibile, nient’affatto competitivo, sicchè senza fiato nei polmoni e carburante nei garretti le lacune in difesa, centrocampo e attacco – si manifestano persino all’attenzione degli incompetenti. E’, questo, solo un piccolo “campionario” dei pensieri in libertà circolanti nell’ambiente disorientato del tifo e degli osservatori amaranto. Sì, la situazione è seria: che fare?“
Testa bassa e lavorare, con la consapevolezza che solo l’umiltà e il sacrificio possono sopperire a dei limiti che, a lungo andare, si sono maggiormente evidenziati nell’undici che di domenica in domenica scende in campo.
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