Nell’Arena di Reggio Calabria il Toro non ha mai avuto vita facile,come dimostra la storia di questa affascinante sfida.
Il primo precedente, risale al campionato di B 89-90. L’entusiasmo in città è alle stelle, sia per la visita del Torino capolista sia per la vittoria nel derby dello Stretto, arrivata 7 giorni prima . Per caricare ancora di più un Comunale stracolmo, viene mandato proprio l’audio del gol, con cui Fulvio Simonini ha deciso la partitissima di Messina. La sfida promette spettacolo: da una parte il granitico trio Rosin-Bagnato-Attrice, il duo d’attacco Simonini-Paciocco e l’astro nascente Massimo Orlando, dall’altra veri lussi per la categoria, come Marchegiani, Lentini e Policano. Sia Bolchi che Fascetti però pensano al “primo non prenderle”, e ne uscirà fuori uno 0-0 senza emozioni.
Amaranto e granata tornano a incrociarsi nel campionato 96-97. Mancano 4 giornate alla fine del torneo, e il Torino di Lido Vieri deve assolutamente vincere, per cullare ancora qualche speranza di risalita in A. La Reggina di Guerini invece, si è tirata fuori dalle secche della classifica, ma per la salvezza mancano ancora 6 punti Gli amaranto, mettono sotto il Torino per tutto il primo tempo: Criniti inventa e il capocannoniere Dionigi finalizza, infilando per 2 volte Casazza tra il 35’ e il 44’. La reazione ospite , nella ripresa, porterà solo al gol del 2-1 di Rocco.
L’anno seguente, respirano aria d’alta classifica sia Colomba che Reja, con quest’ultimo che ha rilevato lo scozzese Sounness. La gara parte male, e i granata passano con una delle “bestie nere” della Reggina, al secolo Marco Ferrante. L’immediata reazione porta al pari di Lorenzini al 26’, ma Ferrante è ancora in agguato, e il Toro va al riposo sull’ 1-2. Nella ripresa Perrotta e compagni, nonostante qualche cervellotica decisione dell’arbitro Ceccarini, si rifanno sotto con Marino, il quale beffa Pastine all’81’ per un emozionante 2-2.
Anche nel 98-99, Reggina e Torino si affrontano pensando alla serie A. I ragazzi di Gustinetti sono ad un passo dal 4° posto dopo una strepitosa rimonta, ma sul versante opposto fanno sul serio anche quelli di Mondonico. In un Granillo ancora in fase da “lavori in corso”, l’esplosione dei 20.000 reggini arriva nel primo tempo, quando Simone Giacchetta in mischia deposita di testa la sfera alle spalle di Pastine. Il risultato non cambierà più, rimanendo sull’ 1-0.
La quarta sfida consecutiva va in scena nel 99-2000, stavolta in A. Di nuovo Colomba sulla panchina amaranto, ancora Mondonico su quella piemontese. Lo scontro salvezza, ci vede premere subito sull’acceleratore: la bomba di Pralija e la deviazione sulla traversa di Bucci danno vita ad una carambola impazzita, ma Kallon fuga ogni dubbio depositandolo nella rete sguarnita. Un netto predominio territoriale non porta al 2-0, e al 58’ veniamo gelati dal gol del debuttante Calaiò. Proprio sui titoli di coda però, il solito Kallon si procura un rigore per fallo di Grandoni, e lo trasforma regalandoci il 2-1.
Nel 2002-2003, la Reggina batte ancora il Torino. Negli amaranto si registra il debutto in serie A di Mesto, mentre tra i granata Ulivieri ha appena rilevato Camolese, nonostante in panchina ci sia Zaccarelli. Il primo tempo è bruttissimo, e il pubblico reggino rumoreggia: dai malumori ad un inizio di contestazione il passo è breve, quando ad inizio ripresa Conticchio gela Castellazzi. La panchina di Mutti traballa, ma verrà salvata prima da Bogdani, che pareggia quasi subito, e poi da Paredes, che mette dentro il 2-1 a 7’ dal termine.
Nel 2006-2007, prevale il segno x. La Sud accoglie la squadra con un enorme striscione che recita “Lotteremo per te fino alla morte”, al fine di caricare la banda Mazzarri verso una salvezza impossibile. Contro i granata di Zaccheroni (De Biasi era stato esonerato prima che cominciasse il campionato) passiamo in vantaggio al 56’, grazie a Modesto che sfrutta il traversone di Leon. Dopo solo 9 minuti però, la retroguardia amaranto si dimentica l’ex Comotto, che trafigge Pelizzoli e realizza l’ 1-1.
L’anno successivo, il primo acuto dei piemontesi, guidati da Novellino. Rosina al 24’ dagli 11 metri e Stellone al 35’ con un bolide timbrano il doppio vantaggio garanata, ridotto ad inizio ripresa da un guizzo del neo entrato Amoruso. A spegnere ogni velleità di rimonta amaranto ci pensa però ancora Rosina al 67’, nuovamente dal dischetto. Ulivieri e i suoi incassano un pesante 1-3, complice la disastrosa direzione di Morganti.
Ultimo atto, lo scorso anno. Emozioni forti in riva allo Stretto, per via della presenza di 2 ex d’autore come Amoruso e Bianchi. Proprio Nickporta in vantaggio il Toro di De Biasi, con un autentico gioiello di tecnica e coordinazione, ma come promesso alla vigilia, il bomber di Cerignola non esulta. Il team di Orlandi, al debutto casalingo stagionale, non ci sta assolutamente, trovando l’ 1-1 al 43’ con un tiro-cross di Barillà deviato da Di Loreto, e mettendo alle corde gli ospiti nei minuti finali.
Ferdinando Ielasi
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