“E’ stata la migliore squadra che io abbia mai incontrato” dichiarava Karel Zeman nella conferenza stampa post-gara, riferendosi ad una Juve Stabia mai doma e alla continua ricerca del fraseggio. Una squadra che gioca a calcio e che, perlomeno nella prima frazione di gara, è riuscita, forse come nessuno, a mettere in seria difficoltà la Reggina.
Qualcosa è cambiato al ritorno dagli spogliatoi: un atteggiamento propositivo e idee un po’ più chiare hanno permesso agli amaranto pian piano di guadagnare terreno, sino ad arrivare al gol-partita di Bangu. E poi? Mister Zeman ha optato per il solito avvicendamento, inserendo proprio al posto dell’autore della rete, Morten Knudsen. Il danese, nonostante il tecnico della Reggina lo stia alternando alla mezz’ala proveniente dalla Fiorentina, è una valida risorsa, uno di quelli su cui fare affidamento, sempre.
Le fatiche iniziavano a farsi sentire dall’una e dall’altra parte. La Juve Stabia non aveva la benchè minima intenzione di lasciarsi sfuggire un bottino che per buona parte del match aveva addirittura sperato di conquistare per intero. Knudsen si è calato alla perfezione nella parte, non rinunciando mai a mettere la gamba e risultando prezioso in più di un’occasione.
Discorso differente per Attilio Carpentieri, uno che negli ultimi tempi il campo non lo aveva praticamente visto, ma che, forse anche per via della rete di vantaggio, è stato gettato nella mischia da Zeman. Il ragazzo ha risposto bene, subentrando ad Oggiano ad una manciata di minuti dalla fine, cercando spesso l’uno contro uno e gli scambi con i compagni.
Che il tecnico della Reggina abbia voluto lanciare un segnale a Carpentieri e chi come lui, giovane e proveniente da un campionato primavera, sta trovando poco spazio? E’ ancora presto per dirlo, ma da qui a breve la panchina amaranto potrebbe improvvisamente “allungarsi”…
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