Potrebbe essere definita una questione extra campo che tanto sta facendo parlare in riva allo Stretto. Forse, anzi sicuramente invece, il “campo” c’entra eccome in questo caso. Di manto erboso e agibilità dello Stadio Granillo, e di disponibilità del centro sportivo Sant’Agata, se ne discute ormai da settimane tra rinvii, appelli e chi più ne ha più ne metta.
“Stadio Granillo e centro sportivo Sant’Agata: due vicende che assomigliano sempre più alla tela di Penelope. Fosse vissuto oggi, nemmeno Omero sarebbe riuscito a fare di meglio”. E’ così che si apre l’articolo odierno figurante nelle colonne di Gazzetta del Sud a firma del giornalista Natalino Licordari.
“Il terreno di gioco continua ad essere la spina principale nel fianco della Reggina mentre, per quanto riguarda l’impianto di via Delle Industrie, è iniziata ieri l’ennesima settimana nella quale società e squadra attenderanno sviluppi. L’amministrazione comunale dovrebbe accelerare il ripristino delle minime condizioni di normalità del rettangolo verde per scongiurare uno stop da parte della Lega. Le due questioni sono strettamente connesse perché la squadra, non avendo un impianto dove potersi allenare, è costretta a utilizzare il Granillo per la preparazione e tutto questo aggrava una situazione già precaria. Inoltre la mancata disponibilità del Sant’Agata sta penalizzando anche l’attività del settore giovanile. Gli appelli dei dirigenti della Reggina, sino al momento, sono rimasti inascoltati. Se perdura ancora questo tipo di situazione, c’è il rischio – prosegue il giornalista – che la prossima partita casalinga contro la Juve Stabia la Reggina debba disputarla lontano dal Granillo creando disagi agli abbonati“.
Ma bisogna anche parlare di calcio giocato. Come evidenziato dal collega, tra le note positive emerse dal derby c’è quella relativa alla difesa: nessun gol subito, così come contro il Messina. “Jevrem Kosnic – si legge – è il simbolo della retroguardia amaranto: ‘Reggio mi piace molto – le parole del difensore -, ho legato tantissimo con tutti i miei compagni e spesso usciamo assieme. Siamo contenti per aver fermato il Cosenza, ma con un pizzico di fortuna in più potevamo conquistare i tre punti. Nella ripresa abbiamo attaccato solo noi, mentre loro non hanno fatto un tiro in porta”.
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