Tanta corsa e pressing alto: è questo che Roberto Breda ha chiesto ai suoi uomini oggi pomeriggio, nella sgambatura contro la Bagnarese. Tre tempi da 30’ per far sudare la squadra e provare qualche mossa in vista del match di sabato contro l’Empoli: gara dal differente valore agonistico e nella quale i tre punti saranno pesanti. Fondamentali. Breda ha provato il 3-5-2, con Missiroli che però, molto spesso, ha giocato più da terza punta defilata a sinistra che da quinto della mediana. In porta, il tecnico sceglie ancora Marino (Fiorillo è entrato al termine della seconda mini-frazione) mentre in difesa spazio ad Adejo, Costa e Lanzaro. Non si è visto Valdez: per l’uruguagio, solo una lavoro atletico, corsa e scatti. A centro campo, con Rizzato a sinistra, Tedesco e Carmona al centro, è stato Barillà a giocare dall’inizio sulla corsia destra. Il ballottaggio tra lui e Vigiani, resta forse l’unico in vista della gara contro i toscani. In avanti ancora una volta Cacia è stato preferito a Bonazzoli. Non ingannino i due gol messi a segno dall’ex leccese che anche oggi è sembra svogliato e poco incisivo. Con il valzer delle sostituzioni e le nuove mosse tattiche, la Reggina pian piano si è trasformata in un 4-3-3 e poi ancora in un 4-4-2, con un Pagano che, entrato nella seconda frazioncina ha mostrato voglia di fare, freschezza atletica e corsa. Uno dei più in “palla”, insieme ad un Missiroli che non tira mai indietro la gamba e si veste ormai troppo spesso da condottiero. Per fortuna degli amaranto. In vista di sabato, restano da valutare le condizioni di Valdez e anche quelle di Santos che è rimasto in campo solo una decina di minuti per poi uscire a causa di una botta rimediata in uno scontro con un calciatore della formazione tirrenica. Sgambatura o meno, ciò che contava era correre, fare fiato e mettere a regime alcuni movimenti che Breda ha più volte chiesto a gran voce: si spera di rivederli anche sabato in campo. Il risultato finale di 11 a 0 per la Reggina, serve solo alla cronaca (in rete Lanzaro e poi doppiette per Pagano, Cacia, Bonazzoli, Barillà e Vigiani).
SORPRESA a fine seduta con l’ex capitano amaranto Ciccio Cozza che è passato a salutare i suoi vecchi compagni di squadra fermandosi a parlare con loro (Lanzaro, Brienza e Tedesco su tutti) per lungo tempo. I problemi muscolari che tengono fuori Cozza in questa sua sfortunata stagione con la maglia della Salernitana, hanno fatto si che il fantasista di Cariati potesse trovare il tempo per un saluto veloce al suo grande amore: la maglia amaranto,
V. I.
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