Un affascinante viaggio dietro le quinte della nuova serie internazionale Sandokan: Can Yaman pubblica un video coi primi spoiler.
Sandokan, l’attesa produzione, che andrà in onda prossimamente su Rai1, promette di conquistare il pubblico con una messa in scena spettacolare, un cast internazionale e una cura maniacale per l’ambientazione. Il protagonista Can Yaman, che veste i panni del leggendario pirata della Malesia, ha condiviso le prime immagini dal set.
Una delle sorprese più grandi è sicuramente la ricostruzione della Colonia inglese di Labuan. In una vasta area industriale situata a Lamezia Terme, in Calabria, è stato allestito un imponente set cinematografico in grado di ricreare l’atmosfera coloniale dell’Asia dell’Ottocento. Dunque, la Calabria è stata protagonista di questa incredibile produzione, proprio grazie a questa ricostruzione in loco.
Dunque, in questa area industriale di Lamezia Terme, tra edifici d’epoca, banchine portuali e mercati esotici, prende forma la realtà coloniale in cui si muovono i protagonisti della serie. Una scelta produttiva strategica e creativa che dimostra quanto la serie punti su realismo e qualità scenografica. Non sarà l’unica parte d’Italia che vedrete nello sceneggiato remake di quello interpretato da Kabir Bedi.
Per dare vita all’intricata giungla malese, la produzione si è spostata a Roma, precisamente nel suggestivo Parco della Selvotta. Questo polmone verde, grazie alla sua vegetazione lussureggiante e alla conformazione naturale, è stato trasformato in una credibile foresta pluviale del Sarawak. Qui si sono girate alcune delle scene d’azione più dinamiche e intense, ricche di inseguimenti, combattimenti e incontri mozzafiato.
Queste location danno come risultato una resa visiva mozzafiato che unisce autenticità e spettacolarità, ma la vera perla di questo nuovo sceneggiato televisivo, che sancisce il ritorno in Italia di Can Yaman, dopo un episodio di Che Dio ci aiuti e soprattutto la serie televisiva Viola come il mare, è il Teatro 7 di Formello, alle porte di Roma.
Qui è stato creato un innovativo ledwall immersivo di 300 metri quadrati, capace di simulare il mare aperto con una visuale a 360 gradi. Questa tecnologia è stata impiegata per le sequenze a bordo della Royalist, la nave dell’ammiraglio Lord Brooke. Si tratta di qualcosa di mai visto prima, ma soprattutto di assolutamente innovativo rispetto alle location della serie originale, datata 1976.
Dunque, quasi mezzo secolo dopo dalla prima volta, riecco Sandokan, e ancora una volta è un attore straniero a dargli il volto. I numeri sono maestosi: sono state realizzate tre navi diverse, curate nei minimi dettagli per riprodurre fedelmente le imbarcazioni dell’epoca coloniale. Il sistema, frutto di sei mesi di progettazione, è composto da 1152 pannelli LED montati su una struttura di 8000 kg.
Insomma, siamo di fronte a un livello di realismo senza precedenti per la televisione italiana: Can Yaman e il team di Sandokan stanno portando avanti un lavoro straordinario che unisce passione, innovazione e tradizione. Dietro la macchina da presa ci sono Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo e noi non vediamo l’ora di rivedere il risultato finale.
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