Giobbe Covatta sempre più lontano dai palchi, il comico è impegnato da decenni nell’attivismo: il suo grido di allarme per l’Africa.
Lo si vede poco, ma il suo nome, in qualche modo, viene sempre pronunciato. Probabilmente è sempre più lontano dai palchi, eppure il nome Giobbe Covatta è conosciuto da tutti. Il comico è da sempre impegnato nell’attivismo, in particolare nella tutela delle popolazioni africane e nella lotta alla povertà in questi territori. Un personaggio vero, un uomo di sani principi, Giobbe Covatta, che ora più che mai lancia un grido di allarme per l’Africa.

Attore, commediografo e scrittore, ma anche e soprattutto attivista. L’impegno sociale di Covatta è sotto gli occhi di tutti, uno dei personaggi popolari che più si è speso per l’ambiente e per i poveri. Si è speso in maniera attiva, vivendo il territorio africano, stando a contatto con la popolazione. Fatti, non parole. Ambasciatore di Save the Children e Ambasciatore Amref, ora Giobbe Covatta torna a parlare della crisi che l’Africa intera sta affrontando.
L’impegno di Giobbe Covatta per l’ambiente e la povertà in Africa, il grido di allarme
Dopo il periodo pandemico, che ha costretto l’attivista a restare a casa, in Italia, impossibilitandolo a partire per la sua amata Africa, Covatta è tornato in questa terra martoriata, afflitta dalla povertà e dalla scarsità di risorse essenziali per la vita quotidiana. Purtroppo, nonostante gli sforzi, l’atmosfera resta sempre la stessa e la situazione è davvero drammatica.
In Africa si muore. Il tasso di mortalità del Continente, in particolare della fascia centrale, è elevatissimo. Le malattie dilagano, e anche semplici raffreddori spaventano, perché qui costituiscono una causa di morte. Le carenze igienico sanitarie aggravano la situazione, e tutti gli sforzi di dare una vita migliore ai popoli africani sembrano vani. I numeri non sono incoraggianti, tanto che a essere vaccinata è solo una piccola percentuale di popolazione.

Di un miliardo e mezzo di popolazione, si contano poco più di 15 milioni di vaccinati, in pratica il 5%, una percentuale bassissima. Le condizioni di salute sono precarie, nonostante gli sforzi di Amref. Metà dei paesi africani si colloca in fondo alla lista dei paesi più ricchi. Un Continente ancora poco sviluppato, povero, incapace di reagire e di spiccare il salto di qualità necessario per raggiungere il benessere economico e sociale.
Africa in ginocchio, povertà dilagante, cambiamenti climatici e instabilità
L’Africa soffre, preda di povertà, di guerre civili, di terrorismo, di carenza di risorse e afflitta dai cambiamenti climatici, che rendono la situazione anche più drammatica. Le popolazioni migrano in massa, in cerca di nuove terre e di un nuovo futuro. Eppure, la natalità in Africa è ancora altissima, con una media cinque bambini per famiglia.

Una popolazione che, nonostante i problemi, continua a crescere, e ciò contribuisce a diffondere ancor di più la povertà. Difficoltà lavorative, infertilità dei suoli, risorse idriche carenti e cambiamenti climatici ostacolano la buona agricoltura. Le infrastrutture sono antiquate e non permettono ai paesi di progredire.
Mancano rete ferroviarie, connessioni internet, reti telefoniche e reti elettriche, lacune enormi in ogni settore. La qualità media della vita è pessima, le aspettative di vita sono le più basse al mondo, la mortalità infantile elevata, l’alfabetizzazione ancora troppo carente. Insomma, il quadro generale è tragico, occorre fare di più per aiutare le popolazioni.