La FIGC cambia le carte in tavola sull’iscrizione, ed onestamente lo ha fatto a giusta ragione per diversi motivi. Tutto questo però potrebbe causare dei problemi importanti da affrontare.
Ebbene si, la Reggina potrebbe andare incontro a delle possibili complicazioni in caso di promozione in Serie C e non solo. Pure nel malaugurato caso in cui gli amaranto non dovessero farcela a guadagnare la categoria immediatamente più alta, ci sarà da fare i conti con i nuovo criteri di iscrizione concepiti dalla FIGC. Per avere accesso alla stagione 2025/2026 – e la cosa riguarderà tutte le categorie del professionismo calcistico, dalla Serie A a scendere – i paletti da soddisfare saranno più stringenti.

Ed in tutta onestà è giusto che sia così, dopo i casi che sono accaduti in questa stagione. Proprio in Serie C c’è attenzione massima per evitare che possano avvenire dei nuovi casi Turris e Taranto, che sono andate incontro al fallimento proprio a stagione in corso. E non è che manchino altri club in difficoltà e che rischiano a loro volta. Adesso la Federazione ha scelto di mettere da parte la permissività e pretende di avere delle certezze nell’immediato. Che cosa cambia con i criteri di iscrizione?
Iscrizione al campionato, lente di ingrandimento sulla Serie C
La FIGC ha comunicato che, per l’iscrizione alla prossima stagione calcistica di Serie C, tutto quanto dovrà essere ottemperato entro il prossimo 6 giugno. Inoltre bisognerà pagare una quota di iscrizione non più di 350mila euro ma del doppio: 700mila euro. Questi accorgimenti dovrebbero essere sufficienti per effettuare una scrematura da chi può fornire le giuste garanzie e chi no. In modo tale che comunque, già in estate, sarà possibile avere una idea netta su quali compagini potranno essere in grado di affrontare i necessari costi.
E detto in tutta onestà, alcuni club forse già si stanno rassegnando a sparire dal professionismo. Il Foggia, la Lucchese, il Messina e la Triestina stanno faticando da tempo a tenere i conti in ordine ed anche se dovessero riuscire a salvarsi, dovranno raddoppiare gli sforzi per potere partecipare al prossimo campionato. Pure alcune squadre di Serie D dovranno prestare maggiore attenzione. Reggina inclusa.

Quando siamo a due turni dalla fine del campionato regolare, c’è il testa a testa tra il Siracusa primo e la Reggina seconda. Calabresi e siciliani sono divisi da un solo punto, con la lotta che va avanti da mesi e mesi. E che si spera possa concludersi in maniera positiva per i tifosi amaranto.
Serve assolutamente la promozione diretta
La squadra presieduta da Virgilio Minniti è in piena lotta con il Siracusa per ottenere la promozione diretta in C. E se gli amaranto dovessero riuscire a centrare il traguardo, dovranno comunque presentare tutta la documentazione richiesta ed una fideiussione di 700 mila euro, il doppio rispetto ai 350 mila richiesti in precedenza, come detto. La situazione diventa ancora più complicata nel caso di ripescaggio in caso di mancato primo posto. Se la Reggina non dovesse vincere il campionato, dovrebbe comunque qualificarsi ai playoff del girone, finendo tra le squadre che potrebbero essere ripescate in caso di rinunce o esclusioni dalla Serie C.
Il primo posto è già stato assegnato all’Inter Under 23 e nel frattempo le squadre in difficoltà potrebbero anche retrocedere sul campo. Taranto e Turris sono già destinate a retrocedere e quindi non lasciano posti liberi, e la stessa sorte potrebbe toccare alle altre formazioni. E poi la classifica da sola non basta: le società interessate al ripescaggio dovranno presentare una domanda ufficiale, corredata di un versamento di 300 mila euro a titolo di contributo a fondo perduto.

Tradotto: per la Reggina si profila una possibile spesa di un milione di euro, tra i 300mila euro a fondo perduto ed i 700mila euro per la fidejussione di iscrizione. La cosa potrebbe costituire un problema, se si pensa a quelle che sono state le uscite compiute in paragone a Siracusa e Trapani, che detengono un potere di spesa maggiore. Gli amaranto sono in lutto intanto, per la scomparsa di una figura storica.