Morte di Papa Francesco: il Vaticano pubblica il testamento

Il Vaticano ha pubblicato in queste ore il testamento spirituale di Papa Francesco, un documento davvero importante per la Chiesa.

È stato reso pubblico dal Vaticano il testamento spirituale di Papa Francesco, redatto il 29 giugno 2022 nella residenza di Casa Santa Marta. Il documento, sobrio e profondamente simbolico, riflette lo spirito umile e devoto del Pontefice argentino, Jorge Mario Bergoglio. Il Papa è venuto a mancare nella mattinata del 21 aprile, a quanto si apprende a causa di un ictus e successivo arresto cardiocircolatorio.

angelus di Papa Francesco
Morte di Papa Francesco, il Vaticano pubblica il testamento (Reggionelpallone.it)

Il documento, che è davvero importante anche per quelli che saranno le sorti e il futuro della Chiesa Cattolica, era dunque porto da quasi tre anni, e il motivo è semplice: il Papa lo scrive “sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna”. L’unico tema affrontato dal Papa è quello del luogo della sepoltura, escludendo qualsiasi aspetto patrimoniale o materiale.

Il testamento spirituale di Papa Francesco e le indicazioni sulla sepoltura

Quella di Bergoglio è anche una riflessione sulla fine della vita terrena oltre che una dichiarazione di fede nella Vita Eterna. Nel suo testamento, il Pontefice esprime il desiderio che le sue spoglie mortali riposino nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, a Roma, luogo a lui particolarmente caro e frequentemente visitato prima e dopo ogni Viaggio Apostolico.

una delle ultime apparizioni pubbliche di Papa Francesco
Il testamento spirituale di Papa Francesco e le indicazioni sulla sepoltura (Reggionelpallone.it)

Viene indicato con precisione il punto in cui dovrà essere preparata la tomba: nel loculo della navata laterale, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Il sepolcro, si sottolinea, dovrà essere nella terra, semplice, privo di decorazioni, e recare solo l’iscrizione: Franciscus. Poche indicazioni ma dalle quali emerge l’intento del Pontefice di mostrare la propria umiltà, anche dopo la fine dei suoi giorni.

Il Papa specifica inoltre che le spese per la sepoltura saranno coperte tramite una donazione privata, già predisposta e affidata a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano, incaricato di trasferire la somma necessaria alla Basilica. Un atto, quest’ultimo, che vuole indicare la volontà di non pesare sul Vaticano.

Le proprie sofferenze come offerta per la pace e la fratellanza

A conclusione del documento, che è stato diffuso dalla Sala Stampa Vaticana nella serata del 21 aprile, Papa Francesco affida le sue sofferenze finali al Signore come offerta per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli. Un ultimo pensiero è rivolto a coloro che gli hanno voluto bene, con l’auspicio che continuino a pregare per lui. Preghiera che in queste ore è diffusa in tutto il mondo.

Papa Francesco ieri alla benedizione Urbi et Orbi
Le proprie sofferenze come offerta per la pace e la fratellanza (Reggionelpallone.it)

Il testamento in apertura riporta il motto episcopale scelto da Bergoglio fin dagli inizi del suo ministero: “Miserando atque eligendo”, a conferma di una vita vissuta sotto il segno della misericordia e della chiamata divina. Anche in questo caso, Papa Francesco dimostra tutta l’umiltà che ha contraddistinto il proprio pontificato.

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