Proseguono le truffe ai danni degli anziani, truffe sempre più ingegnose, messe in atto dai criminali: attenzione a questo raggiro.
Purtroppo, le truffe ai danni degli anziani sono ancora tantissime e i criminali le escogitano tutte pur di mettere le mani sul denaro di povere e ignare vittime. Ciò che emerge dalle recenti indagini è che, molto spesso, non si tratta di improvvisati, ma di una rete di criminali ben articolata, la quale organizza il colpo in ogni minimo dettaglio, pur di essere credibile.
Talvolta, però, i truffati capiscono tutto e riescono a non farsi ingannare dai criminali, come nel caso della donna 70enne che è riuscita a denunciare due criminali spacciatisi per militari e a farli trarre in arresto. Ennesimo tentativo di truffa, questa volta però non andata in porto grazie all’intuito della malcapitata, ma come funziona la truffa del finto incidente?
In generale, le chiamate vengono fatte a tappeto e senza alcun criterio. I malviventi chiamano persone a caso, spacciandosi per agenti delle Forze dell’Ordine, e al telefono rivelano alle vittime che loro figlio o la loro figlia ha avuto un incidente. Persone di una certa età possono essere facilmente ingannate da una scusa del genere, e a questi viene fatta richiesta di denaro e di preziosi in cambio della cauzione del figlio.
I criminali, poi, chiedono l’intervento di un’altra persona, che nella scena truffaldina impersona un avvocato, per dare maggiore credibilità al resoconto. Il canovaccio è solitamente lo stesso per tutti i tentativi di truffa. I genitori anziani, dunque, presi dal panico per l’arresto dei propri figli, sotto sollecito dei malviventi, non hanno tempo di riflettere, e allora collaborano, cedendo denaro e preziosi.
Tuttavia, in alcuni casi, le vittime del raggiro si rendono conto della situazione e non cedono alle richieste dei criminali, proprio come è accaduto qualche giorno fa a Parma, dove una donna di 70 anni ha fiutato la truffa, facendo arrestare due uomini che si erano spacciati per militari. La donna ha ricevuto una telefonata da parte di una persona che si era spacciata per Maresciallo dei Carabinieri.
Al telefono, il finto Carabiniere ha informato la donna che suo figlio aveva causato un incidente in auto, investendo un bambino di 8 anni, ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Arrestato, per poter uscire il figlio avrebbe dovuto pagare una cauzione. La donna, però, conosceva già la scenetta, visto che era stata truffata nello stesso modo, alcuni anni prima.
E così, prendendo tempo, la donna ha invitato i finiti Carabinieri a casa, per riscuotere la cauzione, mentre, nel frattempo, ha avvertito i veri Carabinieri, chiedendo loro di intervenire presso la sua abitazione. I militari, a quel punto, si sono attivati subito, arrivando sul posto, beccando in flagranza di reato i due uomini, giunti a casa della donna a bordo di un’auto di colore scuro.
Mentre uno dei due si stava impossessando del sacchetto contenente gioielli e denaro, i Carabinieri sono intervenuti per trarli in arresto. In manette sono finiti un 21enne e un 30enne, già arrestati diverse volte e per lo stesso reato. I due sono stati condannati agli arresti domiciliari. Quando termineranno la pena, si rimetteranno all’opera? A giudicare dai precedenti, si direbbe di sì. Intanto, la donna è riuscita a sventare il raggiro.
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