I metodi ed il carattere del nuovo tecnico Igor Tudor hanno già fatto breccia nella testa di alcuni giocatori della Juventus.
È già iniziata l’era Tudor a Torino. La Juventus ha deciso di ripartire dal gigante di Spalato chiudendo definitivamente il capitolo Thiago Motta: domenica l’allenatore italo brasiliano è stato sollevato dall’incarico dopo le due pesanti sconfitte in campionato contro Atalanta e Fiorentina che hanno messo seriamente a rischio il cammino della Vecchia Signora verso la prossima Champions League.
Il tecnico croato ora ha una missione ben precisa: centrare il quarto posto in campionato nelle ultime nove gare di campionato, ultimo obiettivo rimasto per i bianconeri, eliminati dalla Champions e dalla Coppa Italia. I metodi di Tudor, diametralmente opposti a quelli di Motta, sembrano già aver fatto breccia nella testa dei giocatori, alcuni dei quali sono scesi in campo per allenarsi, nonostante avessero un giorno di permesso.
“Siamo la Juventus, dobbiamo dimostrare sul campo di essere degni di questa maglia”, si è presentato così alla squadra il tecnico Igor Tudor durante il primo allenamento condotto alla Continassa, dove era presente anche Cristiano Giuntoli.
Il nuovo tecnico ha già iniziato a valutare le prime mosse in vista del battesimo di sabato: la sfida casalinga, alle ore 18, contro il Genoa. Secondo le prime indiscrezioni, Tudor sembra essere intenzionato a cambiare volto alla squadra già a partire dal modulo. Si passerà dal 4-2-3-1 utilizzato da Thiago Motta al 3-4-2-1 che Tudor ha sempre apprezzato. Al centro dell’attacco tornerà Dusan Vlahovic, ultimamente relegato in panchina dall’ormai ex tecnico della Juventus, con alle spalle Yildiz e e Kolo Muani. Sulle fasce a centrocampo agiranno Nico Gonzalez e Weah al fianco della coppia Locatelli-Thuram, sacrificando inizialmente Koopmeiners che potrebbe essere inserito in un eventuale passaggio al 3-5-2 nei tre sulla mediana. La retroguardia, invece, dovrebbe essere composta da Gatti, Kalulu e Veiga. Tra i pali confermato di Gregorio.
Il tecnico pretende uno stile di gioco aggressivo, con maggiore intensità senza palla e pressing alto, in modo da recuperare subito il pallone ed impedire la costruzione avversaria, ma anche verticalità con ripartenze brevi per puntare subito l’area di rigore.
Tudor, alla terza avventura in bianconero, è stato chiamato dalla dirigenza della Vecchia Signora per centrare l’ultimo obiettivo stagionale rimasto: la qualificazione in Champions League. Mancare l’accesso all’Europa che conta non sarebbe un fallimento solo tecnico, ma anche economico, considerati i mancati introiti che porterebbe al club la massima competizione europea.
Nelle ultime nove partite della stagione, il nuovo allenatore dovrà risollevare le prestazioni, ma soprattutto il morale della squadra, apparsa spenta nelle ultime uscite. Tudor ha già mostrato il suo spirito da condottiero urlando e spronando la squadra durante i primi allenamenti, un atteggiamento diametralmente opposto a quello serafico e imperturbabile di Motta.
I metodi dell’ex allenatore della Lazio sembrano già aver fatto colpo sulla squadra: Dusan Vlahovic, Federico Gatti e Nico Gonzalez hanno deciso di allenarsi nella mattinata di martedì, nonostante avessero un giorno di riposo.
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