Nel corso di una lunga conferenza stampa svoltasi nella mattinata di venerdì 12 maggio presso la sala stampa dello stadio “Granillo”, il presidente amaranto Marcello Cardona ha parlato delle scelte societarie della Reggina all’indomani della restituzione di 2 dei 7 punti di penalizzazione.
La Reggina non ricorrerà al CONI. Lo scorso anno era una società inesistente, Reggio ha avuto la fortuna di trovare un imprenditore che ha deciso di coprire un debito pazzesco, che per la vita del club è fondamentale. C’è una legge dello Stato che consente la ristrutturazione del debito e la Reggina deciso di affidarsi ad un istituto, la prima ad avvalersi di questo istituto dato nessun ordinamento diceva di non poterlo fare.
Prima di Perugia andai a trovare la squadra in un albergo a Roma, mi si avvicinò il proprietario che mi mostrò una fattura di quasi 7.000 euro da pagare. Una figuraccia. Questo è un esempio dei tanti debitori che si sono palesati nel tempo, a fine dicembre abbiamo richiesto al Tribunale un concordato e venne nominato un commissario, la Covisoc è venuta più volte a fare verifiche. Nel frattempo il Tribunale ci ha impedito di pagare a febbraio e marzo, compresi gli stipendi dei calciatori andati via a gennaio. Abbiamo rispetto delle istituzioni, abbiamo rapporti di stima con i vertici della Federazione, ma ci troviamo in mezzo al guado; i deferimenti avrebbero previsto 12 punti di penalità . Ogni tanto mi mandavano articoli e vedevo atteggiamenti nei confronti della Reggina e di Reggio davvero pessimi, la nostra dignità non può essere messa in discussione; questa città ha innumerevoli problemi ma innumerevoli persone per bene e un DNA di fatica e lavoro, nessuno si può permettere di mettere in dubbio l’onorabilità di chi la mattina si alza e lavora. La penalità non ha commesso alcun illecito sportivo, la giustizia sportiva ha riconosciuto la nostra trasparenza e per questo ci erano stati dati solo 7 punti di penalità . Saladini è l’unico ad aver preso una società del sud per risanarla e permettere a questa città di fare calcio; abbiamo fatto quello che dovevamo fare, spinti dall’amore per questa terra. Finché sarò qui informerò la gente per bene che ama la Reggina. Nel procedimento hanno riconosciuto i nostri passi, purtroppo c’è stato un corto circuito infatti la Federazione è intervenuta subito dopo per armonizzare la norma dedicata alle imprese. Abbiamo detto che saremmo arrivati fino in fondo, però siamo dentro un sistema sportivo che rispettiamo e prevede questioni importanti, la Federazione ha fatto ciò che doveva, è giusto. Siamo di nuovo dentro i playoff e abbiamo un team valido, ce la giocheremo sul campo. I debiti non si cancellano, verranno pagati per come il Tribunale stabilirà , la Reggina vuole rispettare le regole e le istituzioni, abbiamo ottenuto successi societari impensabili. Ci sarà uno step importante tra una ventina di giorni quando scadrà il termine dell’iter, siamo fiduciosi. Se abbiamo fatto qualcosa di non trasparente, lo spiegheremo senza problemi; da Reggio Calabria è partita una nuova fase e già altri vogliono seguire il nostro esempio.
Il piano di ristrutturazione è nato a dicembre ed è seguito da allora dal commissario, scadrà il 29 maggio, poi il Tribunale darà l’ok. Poi a giugno ci sarà l’iscrizione al campionato, la Reggina rispetterà i tempi e avrà i conti a posto, si tratta di un’operazione pazzesca; abbiamo passato un anno difficile per problemi creati da altri. Guardate il Napoli, altra società del sud: ha sanato i conti ripartendo dal sud, ha tagliato gli stipendi faraonici e vinto il campionato; De Laurentiis è un innovatore, ce ne sono pochi come lui. Il campionato? Sono fiero di ciò che ha fatto la Reggina nonostante le difficoltà , abbiamo scelto un allenatore che veniva da un brutto esonero, siamo dentro i playoff e loro saranno bravissimi come hanno dimostrato per gran parte del campionato. In tutti i casi, la somma sarà sempre positiva.
Chi stabilisce che il piano è debole o forte? C’è il commissario e ci sono i tecnici, è il loro lavoro; è solo una questione tra una società e il Tribunale. Certo c’è chi si augura che tutto vada male, per questo è fondamentale rispettare le leggi, ci sono già le garanzie per tutto. Inzaghi? Ha detto bene, ci si deve sempre sedere per portare avanti un progetto tecnico. La Reggina resta, i presidenti, i calciatori, i tecnici passano. A tecnico e squadra possiamo solo dire grazie per quanto fatto, li abbiamo scelti per questo; il mister è una persona straordinaria, amante del calcio. Cerchiamo di realizzare un calcio tra persone per bene, siamo i migliori in B per qualità umane, certo ogni tanto capitano partite da dimenticare ma il calcio è questo.
La Reggina ha avviato un percorso unico in Italia, per competenza e perché doveroso, la portata economica era importante; rispettiamo l’autonomia del calcio, ma per fare quello che abbiamo fatto è servito del coraggio, soprattutto quello di prendere pugni in faccia. Da reggini non ci saremmo meritati l’onta di ripartire dai dilettanti, bisogna essere grati a Saladini.
Questa situazione ha certamente avuto il suo peso, ma i calciatori sono sempre stati pagati e la situazione è sempre stata molto chiara. La distrazione degli ultimi 40 secondi di Cosenza non è certamente dovuta a questi problemi.
Non proseguiremo il procedimento perché quando vivi in una comunità devi guardare a 360°. Abbiamo rispetto nei confronti dei vertici sportivi, ci hanno riconosciuto dei meriti e andare avanti con il procedimento vorrebbe dire mancare di rispetto. Ci penseranno Inzaghi e i calciatori a portare a casa i punti necessari per difendere i playoff, nel frattempo sappiamo per certo che la Reggina sarà ancora viva nella prossima stagione. Ci sono società che hanno speso un sacco di soldi o hanno cambiato cinque allenatori, eppure sono in zona retrocessione, bisogna costruire con la testa.
Non ha alcun rammarico per questa rinuncia a procedere, la situazione debitoria della Reggina era pazzesca, e ora siamo orgogliosi di essere trasparenti e precisi. Dobbiamo essere culturalmente intelligenti dal dividere la questione sportiva, che ci ha dato grandi emozioni, e le questioni societarie. Abbiamo una fiducia totale in Inzaghi e nei calciatori, lo hanno dimostrato giocando grandi partite, come a Genova, nonostante la sconfitta. Noi guardiamo al futuro, iniziato quel giorno in cui il Tribunale ci ha dato l’ok, nel bene e nel male dobbiamo rispettare le regole e per ben due volte.
Non avremo alcuna limitazione al mercato, la mostra società è sana, a gennaio non abbiamo fatto mercato per il debito passato. Fossimo una società di litigiosi andremmo avanti con il procedimento; questa mattina ho chiamato il presidente Balata per avvisarlo della decisione, mi ha detto che dobbiamo lavorare insieme per il bene del calcio italiano, parole importanti per tutta la nostra comunità .
Alzare l’asticella sarà il consolidamento della società , ed è già iniziato questo percorso, come ad esempio il direttore Geria che ha già individuato 30 calciatori che entreranno nel settore giovanile amaranto, lui è il futuro di questa società , così come Inzaghi: è lui il nostro futuro.
Gabriele Martino? Ha avuto problemi di salute e un incidente, è comunque un nostro stretto collaboratore che svolge il proprio lavoro. Franco Ricci? Arrivato a Reggio con entusiasmo, ha avuto problemi personali che lo hanno costretto a rimanere a Milano.
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