La Reggina ritrova la vittoria casalinga confermandosi dopo la prestazione convincente offerta a Frosinone. A cadere di fonte agli 8.000 del “Granillo” è un Como vivo e in salute ma decisamente sfortunato.
La prima frazione vive di continui ribaltamenti di gioco, entrambe le squadre arrivano molto spesso nelle aree di rigore avversarie, ma tra i due portieri è Gomis a dover fare più lavoro. La Reggina trova il vantaggio al primo affondo concreto, il lancio di Loiacono trova la sponda di testa di Rivas per l’accorrente Strelec che, in caduta, si fionda sulla sfera con la rabbia famelica dell’attaccante battendo Gomis per la gioia dei tifosi amaranto. Il match è vivace, il Como ha un Gabrielloni difficile da contenere che trova il gol del pareggio, vanificato però dalla posizione di Mancuso che, ritenuta giustamente attiva dal VAR, condiziona l’intervento di Gagliolo che non riesce a salvare sulla linea di porta. Dopo questo brivido, sono ancora gli amaranto ad andare pericolosamente vicini al gol, sempre con Strelec, fermato da un grande intervento di Gomis prima e da un difensore sulla ribattuta. Nel recupero Di Chiara va ad un passo dal raddoppio, ma anche i lariani mancano per un soffio il pari.
In avvio di ripresa il Como incrementa la spinta concedendo però molti spazi nelle retrovie, e la Reggina ne approfitta al 52′ con la cavalcata di Hernani che libera Strelec, il cui primo controllo non è dei migliori; tuttavia lo slovacco riesce con un ultimo sforzo a raggiungere il pallone prima di Gomis, disegnando con la punta del piede un cucchiaio che fa rotolare lentamente il pallone in rete. Inzaghi getta nella mischia forze fresche a metà tempo, anche perché Longo sta spronando i suoi gettare in campo tutto ciò che hanno: Canotto, Terranova e Liotti prendono il posto di Rovas, Gagliolo e Di Chiara. Poco dopo entra anche Menez per Strelec, che riceve una meritata standing ovation. Dalla parte opposta Cerri, uno dei nuovi entrati, al 74′ insacca di testa il gol che riaprirebbe il match, ma anche stavolta il VAR segnala una posizione di fuorigioco millimetrica. Canotto per due volte ha la palla per chiudere la partita ma spreca in entrambi i casi. Il Como continua ad insistere e Cutrone prima colpisce la traversa con una bordata di rara intensità , poi segna un gran gol con un destro al volo su corner battuto lungo. Siamo all’89’ e cresce la tensione sugli spalti per un match tornato in bilico. Nel recupero, gesto scellerato e senza senso di Menez che rifila un calcione ad un avversario, rimediando il rosso diretto; nonostante l’uomo in meno, la difesa amaranto resiste all’assedio comasco e il triplice fischio riporta il sorriso sulle labbra di Inzaghi, dei suoi ragazzi e del popolo reggino.
A prescindere da come andrà a finire la faccenda dei punti di penalità , la Reggina, con tutta la penalizzazione, è aritmeticamente salva. Con i punti ottenuti sul campo invece, sarebbe sesta, a +6 sul nono posto a due giornate dal termine. Restano infatti solo 180′: la prossima partita sarà a Bari, con i pugliesi quasi certi del terzo posto, poi chiusura al “Granillo” contro l’Ascoli. Già per la partita del “San Nicola”, mister Inzaghi dovrà fare la conta degli assenti, poiché oltre a Cionek, mancheranno per squalifica anche Menez e Majer.
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