Che il 2023 della Reggina non fosse iniziato in maniera brillante lo hanno dimostrato i risultati, le 9 sconfitte subite in 11 giornate prima del recupero di Perugia raccontavano di una squadra fragile, soprattutto emotivamente, che più volte si è sgretolata caratterialmente alle prime difficoltà ; per fortuna la sosta di marzo, come ci si augurava, ha giovato rinvigorendo una squadra che pur priva di diversi titolari, tra Perugia e Venezia ha ritrovato la strada della vittoria.
Di pari passo con questo andamento diametralmente opposto rispetto al girone di andata, il rendimento difensivo amaranto è stato quello che ha preoccupato di più, nonostante capitasse di rado di soffrire nelle retrovie; tuttavia la costante evidenziata in questi mesi era la capacità degli avversari di concretizzare un buon 70% delle occasioni costruite, riuscendo quasi sempre a colpire alla prima palla-gol. Di fatto, la Reggina incassava reti ogni volta che scendeva in campo, fino alla partita di Pasquetta contro il Venezia era sempre accaduto nel girone di ritorno, 12 gare consecutive con almeno un gol subito, con l’ultimo match nel quale la porta era rimasta immacolata che risaliva ad un’altra festività : il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, vittoria ad Ascoli per 1-0.
Il bilancio del girone di ritorno recita adesso 4 vittorie e 9 sconfitte, 12 punti raccolti contro i 25 ottenuti nelle stesse gare del girone di andata; 24 erano stati i gol segnati nelle prime 13 giornate, mentre sono 13 nelle stesse gare del girone di ritorno. Una grande differenza si nota anche nei gol subiti: 11 erano stati all’andata, dal debutto con la Spal alla trasferta di Venezia, con in mezzo ben 5 clean sheet (furono addirittura 9 al giro di boa), ben 21 finora incassati nella seconda parte del torneo.
Nonostante tutto, proprio in virtù dello strepitoso girone di andata che ha concesso alla Reggina di vivere questi mesi difficili senza l’affanno e l’angoscia di una classifica difficile, mister Inzaghi e i suoi ragazzi si ritrovano dopo queste due vittorie di fila nuovamente al quinto posto, davanti a Cagliari, Parma e Pisa e a +5 sul Palermo nono. Inoltre quello amaranto è ancora il terzo attacco più prolifico del torneo con 43 gol (meglio solo Frosinone con 51 e Bari con 48), mentre il già citato rendimento difensivo balbettante ha fatto scivolare Loiacono e compagni all’ottavo posto con 37 gol subiti.
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