Continua a stupire il Locri, che a questo punto, in realtà , non stupisce più, confermandosi sempre più una solida realtà del campionato di Serie D. I numeri della squadra di mister Renato Mancini (a sinistra) sono da sogno: 43 punti conquistati in 22 partite, già a +4 rispetto all’intero bottino raccolto quattro anni fa, nell’ultima apparizione in Serie D conclusa con la retrocessione; 42 gol fatti, terzo attacco del torneo, con Franco Carella (a destra) leader della classifica marcatori con 12 reti.
E sono poi anche 12 le partite consecutive senza sconfitte, 3 mesi esatti da quel 6 novembre in cui maturò a Paternò l’ultimo stop del Cavallo Alato, il quale da allora ha spiegato le ali al vento galoppando sempre più in alto. E diciamolo, sarebbe stato davvero molto più avvincente e interessante questo campionato senza quel Catania che aveva già vinto prima ancora che iniziasse la stagione. Il Catania appunto, la capolista, unica squadra che nelle ultime 15 giornate ha fatto meglio del Locri, appena 2 punti (36 a 34), con gli amaranto che nello stesso lasso di tempo hanno realizzato ben 34 reti, con una media di oltre 2 a partita. Sono state 2 anche domenica contro il Licata, la prima del solito Carella al 37′, la seconda poi, dopo il pari ospite di Minacori, con l’inzuccata vincente del difensore Mbaye in pieno recupero a far esplodere di gioia lo stadio “Macrì”.
Mancini e i suoi si godono il secondo posto, lontani 14 lunghezze da quello schiacciasassi chiamato Catania che sarà di scena proprio allo stadio di Locri tra due domeniche, il 19 febbraio. Nel frattempo gli amaranto si presenteranno il 12 febbraio in casa della Vibonese contro i rossoblù incappati domenica nella brutta sconfitta di Marigliano, contro l’ultima in classifica. Male che vada, per il confronto con la capolista il Locri si presenterà comunque da secondo in classifica, vantando 4 punti su Lamezia Terme e Sant’Agata, le avversarie più vicine; il Licata, sconfitto domenica, è quinto a -8 da Dodaro e compagni, determinati a stupire e divertire fino alla fine.
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