Si è svolta al Centro Sportivo Sant’Agata la conferenza stampa di presentazione del direttore Giuseppe Geria, nuovo responsabile del settore giovanile amaranto.
“Sarà una grande responsabilità per me, ringrazio la società che mi hanno dimostrato tanta fiducia, questo è stato. Con il presidente ci eravamo già incontrati ed è nata una simpatia, hanno fatto scoccare una scintilla, proveremo a trasformare questo ambiente in una comunità unita. Proveremo a formare un gruppo forte assieme alle società dilettantistiche della provincia e della regione; società e tecnici lavoreranno per trasmettere l’attitudine a diventare professionisti per portare più calciatori in prima squadra. Il contratto è fino a giugno 2026, riteniamo sia il tempo giusto per ottenere dei risultati; porterò la mia mentalità e una nuova linea guida, fornire ai tecnici un vademecum che riporti alle basi morali della società . Il calcio dimostra come il calciatore si stia evolvendo, la gestione del calciatore va in direzione di essere. Voglio esprimere un pensiero nel ricordo di Massimo Bandiera. Andare ad inseguire il passato credo sia un errore, sono cambiati i tempi ma anche i ragazzi, dobbiamo stare attenti ad accompagnare queste nuove generazioni; anche io torno qui cambiato. Vorremmo evolverci e stare al passo con i tempi, vogliamo potenziare la struttura e trasmettere la voglia di migliorarci, sfidare noi stessi per arrivare a risultati sempre migliori. Nei ragazzi non è importante il modulo, il Barcellona o l’Ajax sono poli attrattivi e possono permetterselo; il calcio di oggi è imprevedibile, va allenato questo con l’interpretazione del momento e non va ingabbiato in un modulo. Il risultato numerico tocca alle prime squadre. Il numero delle società diminuito in questo territorio, il nostro intento è fidelizzare le società dell’hinterland, organizzare iniziative per un confronto continuo, aumentando anche il numero dei ragazzi più capaci. Conosco abbastanza il territorio, c’è questa volontà , forse è mancata negli anni una figura in grado di fare da raccordo. La storia ci dice che spesso il ragazzo meno pronto ha spesso uno sviluppo sorprendente, daremo spazio a tutti i componenti dei gruppi; ci sono vari tipi di talento, lavoreremo su tutti. Vogliamo allargarci in provincia un po’ ovunque, l’obiettivo nostro è di coinvolgere i supporter affinché si leghi alla Reggina al di là della partita, trasmettendo un senso di appartenenza.”
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