Si è concluso il girone di andata di Serie B e con esso è terminato anche il 2022 calcistico per la Reggina. Guardando l’attuale classifica, con gli amaranto secondi a 36 punti, non si può che sorridere. I risultati ottenuti in questi mesi hanno riportato un grande entusiasmo e un forte livello di esaltazione che non dovranno mai abbandonare il popolo reggino, a prescindere da ciò che accadrà nei prossimi mesi.
La frase pronunciata più e più volte da mister Inzaghi in questi mesi, come un mantra, per forgiare un concetto chiaro e fondamentale che nessun tifoso dovrà dimenticare: “Non dimentichiamoci da dove siamo partiti”. E da dove siamo partiti? Da una situazione disperata, da un fallimento quasi certo, da un incubo che tornava a perseguitarci a distanza di sette anni. Poi, il miracolo, materializzato nell’intervento salvifico di Felice Saladini, e con lui tutto ciò che ne è seguito. A Reggio si è passati in poche settimane dal terrore di dover ripartire ancora dal fondo, preparandosi a disputare i derby con Cittanova, Locri e San Luca, all’incredulità  nel momento in cui per le vie del centro cominciò a diffondersi il nome di Filippo Inzaghi, quale possibile nuovo allenatore, per un progetto graduale e orientato inevitabilmente verso l’alto.
E poi la squadra, in gran parte ricostruita ma che nella sua ossatura di base ha mantenuto l’anima di chi negli ultimi anni aveva già battagliato a più riprese, vincendo in C, sognando e soffrendo in B: i vari Di Chiara, Rivas, Loiacono, Liotti, Cionek, Crisetig, Menez. Attorno a loro ha preso forma giorno dopo giorno una squadra che, partita in ritardo, non si poneva certo tra le favorite di un torneo di Serie B mai così importante. Eppure, quella Reggina che alla vigilia i bookmakers davano tra le ultime della categoria (altra affermazione che mister Inzaghi ha più volte ribadito), fin dalle prime battute della stagione ha sempre stazionato nelle prime posizioni, fino a girare da seconda in classifica.
Il cammino è ancora lungo, ci sono altri 57 punti a disposizione di tutte le squadre e ogni gerarchia potrà essere ribaltata, anche grazie al mercato di gennaio che molte società attendono con trepidazione. Nulla è scritto, nulla è deciso. L’obiettivo dichiarato da questa Reggina per la stagione 2022/2023 era ed è uno solo: divertirsi e far divertire i propri tifosi, tanto per citare ancora una volta mister Inzaghi. Non la Serie A o i playoff o la salvezza. Divertirsi e far divertire. E a metà del percorso, si può dire che l’obiettivo sia stato portato avanti perfettamente. Se poi oltre al divertimento dovesse arrivare alla fine anche la Gioia Suprema del ritorno in Serie A, sicuramente non la rifiuteremmo. Nel frattempo, godiamoci un finale di anno solare da sogno che questa Reggina, in ogni sua componente, merita e che ha ottenuto con un impegno massimo a 360°.
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