Si è concluso il Mondiale 2022, il più controverso, il più contestato, il più ricco di polemiche. Si è concluso con l’Argentina che torna sul tetto del mondo dopo 36 anni. Per la prima volta dopo Diego Maradona. Il suo erede, Leo Messi, forse all’ultimo tentativo della sua carriera, riesce ad alzare al cielo quel trofeo tanto agognato e che l’Albiceleste aveva vinto per l’ultima volta il 29 giugno 1986, un anno prima della nascita dello stesso Messi, venuto al mondo il 24 giugno 1987.
La finale con la Francia è stata un’altalena pazzesca di emozioni, con lo stesso capitano argentino a sbloccare il risultato su rigore; il raddoppio di Di Maria ancora nel primo tempo, sembrava porre una seria ipoteca sul successo. I campioni in carica faticano non poco a reagire, l’Argentina pare ormai prossima ai festeggiamenti, così come il foltissimo pubblico tinto di bianco e celeste sugli spalti. Invece, quasi dal nulla, succede l’imprevedibile. Imprevedibile almeno per quanto visto per 80′. Sempre possibile invece quando in campo c’è un altro fenomeno, un altro numero 10, che risponde al nome di Kylian Mbappé. In un minuto e mezzo rimonta l’Argentina trasformando un rigore e poi con una fantastica triangolazione. La squadra di Scaloni è tramortita, quella di Deschamps vola sulle ali dell’entusiasmo e nel maxi recupero prova a vincere senza riuscirci. Sul 2-2 si va ai supplementari.
L’Argentina ritrova le energie mentali necessarie e al termine di un’azione insistita è ancora Messi a riportare avanti i suoi. La Francia non ci sta e a pochi minuti dalla fine trova un altro rigore per un tocco con un braccio di Montiel; Mbappé non sbaglia realizzando una storica tripletta, si torna in parità , ma restano pochi minuti ed entrambe vogliono evitare i rigori. Al 122′ Emiliano Martinez compie un vero miracolo in uscita su Kolo Muani; sul ribaltamento di fronte Lautaro Martinez di testa non inquadra lo specchio. Si va ai rigori.
Il titolo di campione del mondo viene assegnato per la terza volta nella storia con i tiri dal dischetto: l’ultima volta, nel 2006, andò male alla Francia e benissimo all’Italia, che invece dodici anni prima, a USA ’94, cedette al Brasile. Argentina per tornare in cima al mondo dopo 36 anni, Francia per confermarsi campione dopo il trionfo di quattro anni fa. Entrambe a caccia del terzo titolo della loro storia. Ai rigori conta la qualità , la lucidità , la fermezza, il carattere. Ma soprattutto contano i portieri, sono loro i grandi protagonisti. Emiliano Martinez lo era già stato ai quarti contro l’Olanda e decide di prendersi nuovamente la scena: tocca il tiro di Mbappé ma data la forza della conclusione non riesce a respingerlo; ci riesce invece sul successivo calciato da Coman; poi intuisce il tiro di Tchouameni che si perde però oltre il palo. Il quarto tiro francese di Kolo Muani finisce in rete ma il quinto non ci sarà : l’Argentina è perfetta, Lloris un po’ meno dimostrandosi incerto nella scelta dell’angolo e arrivando più volte in ritardo. Segnano Messi, Dybala, Paredes e infine Montiel, proprio il calciatore che aveva toccato con un braccio il pallone portando al penalty del 3-3; il suo rigore vale la festa.
In tripudio l’Argentina, la squadra, i tifosi e tutto il Paese. Per Scaloni, Messi e la nazionale si tratta di uno storico double dopo la vittoria della Coppa America 2021. La definitiva consacrazione per il C.T., ma soprattutto per il capitano della nazionale, che con questa gioia può cancellare la delusione per la sconfitta del 2014 con la Germania.
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