L’annuncio, arrivato dal Giappone nelle scorse ore, è stato ufficializzato dai profili social della sua squadra: Shunsuke Nakamura lascia il calcio giocato.
Il campione giapponese, vera e propria istituzione calcistica nel paese del Sol Levante, ha annunciato il ritiro al termine dell’attuale stagione agonistica che si concluderà domenica prossima, 23 ottobre. Lascerà il calcio all’età di 44 anni, dopo aver dato il suo contributo di qualità ed esperienza allo Yokohama FC, la seconda squadra della più grande città nipponica dopo Tokyo, aiutandolo ad ottenere la promozione anticipata in J1 League. Già certo del secondo posto finale alle spalle dell’Albirex Niigata, lo Yokohama chiuderà il campionato con la trasferta di Kumamoto, dove probabilmente per Nakamura ci sarà un’ultima passerella, dopo quella già avuta durante l’ultimo match casalingo allo “Mitsuzawa Stadium” contro il Kanazawa, quando è subentrato a circa venti minuti dal termine, dopo una lunga assenza per guai fisici. In campo con i suoi sotto per 3-2, ha sfiorato due volte la rete del pareggio: all’87’ con una delle sue punizioni che, non troppo angolata. è stata respinta dal portiere; al 96′ con un colpo di testa incrociato verso il palo lontano, sul quale l’estremo difensore del Kanazawa è arrivato con la punta delle dita.
Qualche ora fa, sui profili social dello Yokohama FC è apparso un messaggio di saluti e ringraziamenti dell’ex calciatore di Reggina, Yokohama Marinos, Celtic Glasgow ed Espanyol: “Ho deciso di ritirarmi dal calcio giocato al termine della stagione. Ho iniziato a giocare quarant’anni fa all’asilo, ho iniziato con il solo pensiero di divertirmi. Il calcio è poi diventato il mio lavoro e ho potuto trascorrere 26 anni da calciatore professionista. Nella mia lunga carriera ho avuto tante lotte e contrattempi, ma c’è sempre stato qualcuno pronto a sostenermi. Ringrazio tutti i miei compagni di squadra, gli allenatori, i medici che in questi anni hanno curato i miei infortuni, i collaboratori dei club e tutti i tifosi che mi hanno sempre tirato su il morale; tanto sostegno è stato fondamentale per consentirmi di continuare a lottare per rimanere calciatore fino a questo momento. Grazie per i 26 anni del vostro sostegno.”
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