Un’esperienza breve a Reggio Calabria, appena sei mesi, ma significativi nella vita e nella carriera di Alessandro Gazzi, ex centrocampista che ha legato gran parte della sua esperienza calcistica al Bari, al Torino e all’Alessandria (dove, appese le scarpe al chiodo, nell’ultima stagione ha svolto il ruolo di collaboratore tecnico di mister Longo), ma che nel corso del suo girovagare per l’Italia, era approdato alla Reggina nel gennaio del 2007, facendo il suo esordio in Serie A.
In un incontro avvenuto durante l’ultimo giorno del Salone Internazionale del Libro di Torino, svoltosi nel capoluogo piemontese da giovedì 19 a lunedì 23 maggio, Gazzi ha presentato il suo libro dal titolo “Un lavoro da mediano – Ansia, sudore e Serie A”, accompagnato sul palco della Sala Olimpica dall’ex CT della nazionale maschile di Pallavolo, Mauro Berruto. Un volume che ripercorre le tappe della carriera del centrocampista bellunese, dagli esordi fino al termine della sua esperienza agonistica, attraverso sogni, delusioni, problemi di natura varia, infortuni, gioie, soddisfazioni. Il racconto degli eventi è proposto da Alessandro Gazzi calciatore, ma anche e soprattutto dall’anima di Alessandro Gazzi, ragazzo e uomo che con sudore e sacrificio, si è ritagliato per diversi anni un posto di rilievo in massima serie.
Nel corso dell’incontro, Gazzi ha riassunto per quanto possibile le varie fasi della sua carriera, arrivando così a parlare anche della Reggina: “Ebbi la fortuna di arrivare a Reggio nell’ultimo giorno del mercato di gennaio 2007. Furono sei mesi indimenticabili, avevamo una penalizzazione di 11 punti dovuta a Calciopoli, riuscendo comunque a salvarci compiendo un’impresa stratosferica con ben 51 punti conquistati sul campo. Giocare in Serie A per la prima volta fu un’esperienza entusiasmante, feci il mio debutto in casa del Torino, la Reggina vinse e furono tre punti importanti nel lungo cammino verso la salvezza. La mia avventura a Reggio fu breve ma non la dimenticherò mai. Ero in comproprietà tra Reggina e Bari, a giugno le società andarono alle buste e fu il Bari a vincere.”
Sei mesi in maglia amaranto che Gazzi racconta nel suo libro, senza tralasciare alcun tipo di emozione provata nel corso di quell’avventura. Anche se collezionò solo 9 presenze in quella seconda parte della stagione 2006/2007, il suo contributo, come quello di tutti i protagonisti, fu fondamentale per raggiungere una salvezza che anche a distanza di quindici anni, continua a conservare il sapore di epicità .
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