La Reggina torna dal “Tardini” di Parma con un pareggio prezioso arrivato in rimonta, dopo il vantaggio di Brunetta; Lombardi entra e segna, con la decisiva collaborazione di un difensore ducale, firmando il primo pari dell’era Stellone.
Le pagelle amaranto di RNP.
Turati 7 – Prende tutto quello che si può prendere, soprattutto nella parte finale dell’incontro quando gli emiliani gettano una gran quantità di palloni dalle sue parti.
Adjapong 6,5 –Â Chiamato a giocare nel terzetto difensivo, l’ex Sassuolo risponde presente, rinunciando alle sgroppate e badando al sodo.
Amione 6,5 – Da “alternativa” a guida della difesa, il giovane argentino gioca con personalità contro Simy e compagni, compiendo interventi da grande difensore.
Di Chiara 7 –Â Ancora una volta tra i migliori in campo, si fa valere anche questa volta nella difesa a tre di Stellone; diventa fondamentale in avvio di ripresa, quando amplia il proprio raggio d’azione, inizia a mettere palloni gustosi in area di rigore e su uno di questi arriva il gol del pari.
Giraudo 5,5 –Â Meno lucido e incisivo del solito, ci mette la corsa ma non il consueto dinamismo. Dal 56′ Lombardi 6,5 –Â Entra subito in partita con grande determinazione, proponendosi con i suoi inserimenti: prima a fermarlo sono Buffon e il fuorigioco, poi la sua deviazione trova in Cobbaut un prezioso alleato per il pari amaranto.
Hetemaj 5,5 – In difficoltà nei confronti di Vasquez per tutto il primo tempo, prende un giallo che in un paio di circostanze rischia di bissare; cresce nella ripresa aiutando la manovra amaranto. Dal 69′ Cortinovis 6 – Non si tira indietro nel momento in cui c’è da lottare con il coltello tra i denti, anche se è in fase di costruzione che fa brillare le sue doti.
Crisetig 6 – Torna a far girare la squadra con la sua geometria, in particolare nel finale di primo tempo e nella prima metà della ripresa; un peccato la mancata copertura su Brunetta in occasione del vantaggio gialloblù.
Folorunsho 6 –Â Partita discontinua, tra lampi e incertezze, ha tanta voglia di spaccare il mondo da inciampare a volte sulla propria frenesia; nella ripresa mette i brividi a Buffon con un diagonale velenoso che si spegne di poco a lato.
Kupisz 6 – Si affaccia raramente in avanti ma è prezioso il suo lavoro in copertura, soprattutto nel finale durante il quale il Parma tenta l’assalto.
Ménez 6 – Mette in difficoltà la difesa ducale con la sua tecnica, un paio di volte si intestardisce ma ad ogni suo tocco il “Tardini” resta con il fiato sospeso, memore delle sue magie passate in questo stadio con la maglia del Milan. Dal 78′ Bianchi S.V.
Montalto 5,5 – Tanta foga ma poca sostanza, si getta a capofitto su ogni pallone, arrivando però sempre con il tempo sbagliato. Dal 56′ Galabinov 5,5 – Non riesce a fornire il giusto peso al reparto offensivo o a far salire la squadra per allentare la pressione del Parma; con i suoi centimetri aiuta la difesa amaranto nel finale sui calci piazzati dei ducali.
Mister Stellone 6 – Approccio al match non dei migliori, che rischia di somigliare molto all’avvio di gara di Frosinone. Incassato il gol, la squadra pare perdere di serenità e per diversi minuti a cavallo della mezz’ora fioccano i gialli, ben cinque in meno di dieci giri di lancette. Superata questa fase, l’undici di Stellone ritrova poco per volta trova i giusti equilibri, ma è nell’intervallo che il tecnico amaranto scuote i suoi e indica la via: la partenza nel secondo tempo è vibrante, la manovra è dinamica e coraggiosa. L’intuizione Lombardi paga dopo pochi minuti, nel finale invece stringere i denti per portare a casa il risultato positivo diventa il messaggio che dalla panchina si trasmette ai ragazzi in campo.
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