Prima conferenza stampa da nuovo allenatore della Reggina per Roberto Stellone che torna in città dopo l’esperienza da calciatore nella stagione 2003-2004. Queste alcune dichiarazioni del nuovo tecnico della Reggina:
La scelta – “Non mi potevo far scappare possibilità di allenare una piazza prestigiosa come quella di Reggio, con un tifoseria calda. Le mie scelte spesso dettate dall’ambiente, questi stimoli per me sono importanti. Ho sentito la fiducia della società , ho preso questa decisione al volo senza pensarci un attimo e senza badare agli aspetti contrattuali. Ho scelto con entusiasmo, consapevole che difficile ma non impossibile. E’ vero che c’è crisi di risultati,  la classifica è corta perché chi è dietro si sta muovendo bene sul mercato ed è in salute, ma sono convinto che abbiamo tutte le carte in regole per tirarci fuori da questa situazione, altrimenti sarei un pazzo ad aver accettato senza questa convinzione”.
La fiducia – “La fiducia viene con i risultati. Dobbiamo invertire prima possibile questa rotta, con i risultati positivi. Se vengono subito bene perché riacquisti fiducia, se non dovessero arrivare, con il lavoro sono sicuro che arriveranno”.
Modulo e mentalità - “In carriera ho cambiato diversi moduli, in base alle caratteristiche dell’organico e all’avversario incontrato. Non ci sarà la certezza di avere ogni domenica un modulo uguale. Io ed i miei collaboratori siamo duttili e pronti ai cambiamenti. Adesso devo osservare la rosa giorno dopo giorno durante gli allenamenti, poi potremo fare le valutazioni. Un conto è guardare la squadra nei video un conto è osservare il lavoro quotidiano.Questa squadra può giocare con diversi moduli, ha una rosa che lo consente. A me piace lavorare sui concetti”.
Mercato – “Non bisogna cambiare il modulo, con la società abbiamo parlato, ci sarà qualche innesto e anche qualche cessione vista la lista over. Ma non dobbiamo stravolgere”.
Menez –“E’ un giocatore di grandissima qualità e a me piacciono questo tipo di calciatori perché nelle partite sporche i ti inventano il gol o l’asssit.  Io ho gli occhi, guardo e osservo. Ogni lunedì resetto tutto e i calciatori partono da zero, senza preclusioni. Menez è parte dell’organico, ci devo parlare ed osservare, come tutti i calciatori quando sentono e avvertono la fiducia rendono di più, c’è chi ne ha più bisogno e chi meno. Per me è importante avere la rosa a disposizione, per poi poter scegliere.
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